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Della fiducia che non c’è, dei medici che mettono paura e di Pierino e il lupo

Oggi è la giornata della FIDUCIA. Non pare un caso, celebriamo la giornata mondiale del Risparmio. Il Governatore di Banca d’Italia ricorda come il risparmio “rende le famiglie meno vulnerabili alle congiunture sfavorevoli, consentendo loro di guardare al futuro con fiducia“.

Fiducia. Quanta enfasi sulla fiducia oggi nel dibattito economico.

1) Lo dice il Governatore della Banca d’Italia versione “in rosa”: “In Italia le manovre di consolidamento dei conti pubblici varate a partire dalla seconda metà dello scorso anno e il vasto piano di riforme strutturali in corso hanno contribuito ad arrestare la perdita di fiducia nella nostra economia.”

Davvero? Non secondo il Governatore della Banca d’Italia versione “dark”: “Vi è il rischio di un circolo vizioso: l’economia cresce poco, si riduce la capacità di risparmio, le famiglie si sentono più incerte e sfiduciate, la crescita frena ulteriormente. La caduta della fiducia di famiglie e imprese si è aggiunta nell’ultimo anno agli effetti diretti dell’aumento del rischio sovrano e delle conseguenti tensioni sul mercato del credito, degli interventi correttivi dei conti pubblici e del rallentamento della domanda mondiale.

Sarà importante decidersi, tra realtà cupe e analisi che raccontano di un futuro che pare esserci  solo nei sogni di chi insistentemente raccomanda le soluzioni sbagliate di fronte alla giusta diagnosi. Ma di medici parleremo tra poco.

2) Sogni che porta avanti anche il nostro Ministro dell’Economia Grilli, che parla, a suo modo, di avere fiducia: “la crescita riprenderà nel secondo trimestre 2013“. Sarà, ma il documento DEF da lui approvato non dice il contrario, visto che prevede crescita 2013 negativa, anche se rimane ottimista rispetto alle previsioni delle più grandi banche d’affari internazionali? E non sarà che forse forse a forza di gridare, come un Pierino in positivo, “al (non) lupo, al (non) lupo”, la gente si stancherà di (non) vedere una crescita che non c’è mai quando annunciata, anche quando magari ci sarebbe davvero, deprimendo una possibile ripresa da investimenti basata su uno scatto di “vera” fiducia”?

3) Ancora Grilli: ”Quando sei gravemente malato, del dottore o del chirurgo hai paura e non una grande simpatia” ma resta la consapevolezza ”che bisogna fare”. Non c’è dubbio. Tutto sta ad avere fiducia, e questa l’abbiamo solo se il chirurgo è capace.

4) E capace non pare. Il comunicato oggi Istat racconta una storia nella storia quando esamina la crescente disoccupazione dovuta al chirurgo che non sa operare. Peggiorano i dati dell’occupazione maschile, migliorano, o peggiorano meno, i dati dell’occupazione femminile. Confermando l’intuizione di Prometeia di qualche mese orsono, che i capi famiglia perdono lavori a tempo indeterminato e le donne sono obbligate a entrare nella forza lavoro per supplire alle difficoltà familiari, ovviamente trovando lavoro predominantemente a tempo determinato e lasciando dunque la famiglia nel suo complesso ancora più preda del timore e dell’angoscia, e poca poca fiducia nel futuro.

Non ho nulla da aggiungere se non che, come sempre, è tutto nelle nostre mani: le giuste politiche, la giusta politica. Giuste quanto basta per ridare fiducia e far riavvare il circolo virtuoso del rilancio italiano.

7 comments

      • Ma poro Zeman! Il grande business del calcio (in perdita) esige sacrifici umani e lui pare l’ideale …considerando che il mercato globalizzato delle scommesse assomiglia molto a quello degli OTC e che estero su estero si opera molto meglio, specie da parte di chi ha mani libere con operatori “collegati” ma a cui non si può risalire; cosa c’è di meglio di una “quotatura” alta sapendo che le condizioni “insider” sono ben altre?
        …Rientrare così “finanziariamente” è molto più redditizio e veloce che fare risultati e prendere i contributi UEFA et similia…
        Naturalmente sono mere illazioni complottiste, un puro esercizio deduttivo paranoide e del tutto privo di qualsiasi collegamento con la realtà, dove “deve” regnare la “fiducia” :-)

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        • Aggiungerei, a scanso di problemi, che la fantasiosa e infondata illazione, come tale sottolineata nel disclaimer, può essere tranquillamente cancellata e fermarsi alla frase “esige sacrifici umani e lui pare l’ideale”… (non ho la funzione “cancella commento”).

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      • Gentilissimo professore Piga, mi consenta una nota. Anche a me piace vincere, e mi piacciono i perdenti. Di più, a me piace aiutare i perdenti, e in generale le persone in difficoltà. Non so se nel suo dilemma c’è qualcosa di analogo. Volevo dirle che dalle cose che lei scrive ho imparato ad apprezzarla molto, ho l’impressione che chi trova un amico come lei trova un tesoro. Con affetto

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  1. Giorgio Bolesan

    01/11/2012 @ 16:44

    Ieri il quotidiano locale ligure “il Secolo XIX” dava notizia della riduzione a € 6.000 mensili ai consiglieri regionali e a € 7.500 al presidente dell’Ente. dando un poco di enfasi al provvedimento stesso.
    Immagino le considerazioni dei pensionati da € 500/800 mese sulle conseguenze che tale provvedimento, che riduce il potere d’acquisto dei consiglieri regionali, possa riflettersi negativamente sul ciclo consumi/produzione/pil/incremento occupazione e quindi………..crescita dell’economia nazionale. Persino il risparmio, non quello dei pensionati, ma dei consiglieri, potrebbe avere una flessione. Preoccupante!
    Ma possibile che i giovani, specialmente i più impegnati (quelli che del calcio e delle discoteche non si occupano, demagogicamente discorrendo) non possano
    essere convogliati, consensualmente, in un percorso di democrazia rigorosamente pulita e assolutamente orientata al bene comune?
    Gli esempi pratici del nostro tempo non insegnano (mi auspico la programmazione di “Report” in fascia protetta …… ed anche dei TG).
    Ma da nonno, quando il mio nipotino comincerà le elementari come farò a spiegargli che è bene che non segua i TG perchè parlano (solo) di gente cattiva e di malaffare?
    Volendo piacerle, Prof. Piga, mi dichiaro perdente………… ma continuando a lottare per essere vincente. Come Lei!
    Un caro saluto.

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