Patte Lourde e Piga si sono svegliati stamattina ed hanno avuto due idee separate: di scrivere in autonomia un articolo sulla stupida austerità, poi se lo sono girati via mail. Siccome era identico parola per parola lo pubblichiamo solo una volta.
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Leggiamo stamane un articolo dal titolo (e dai contenuti) molto interessanti “Self-defeating austerity?” di Dawn Holland e Jonathan Portes, pubblicato il 1^ novembre.
Vi riportiamo subito la loro conclusione: “i governi dell’Unione europea hanno individualmente abbracciato severi programmi di austerità, sforzandosi di evitare di diventare il prossimo Portogallo. In questo articolo presentiamo i risultati del modello econometrico globale del National Institute che suggerisce come politiche individualmente razionali ci stanno conducendo alla follia collettiva. Il paradosso del risparmio di Keynes viaggia a tutto vapore dato che gli stati membri dell’Unione europea continuano a comportarsi come piccole economie aperte mentre di fatto sono una grande economi chiusa“.
In sintesi, Holland e Portes sostengono che in “tempi normali” il consolidamento della posizione fiscale di un Paese porta alla riduzione del rapporto debito/PIL, ma nella situazione attuale ha l’effetto opposto. Ma va.
Si avete intuito bene: l’austerità a tutti i costi (oltretutto contemporaneamente adottata da tutti i Paesi UE), ci porta verso un aumento del rapporto debito / PIL, perché l’austerità ha impatto sulla crescita. Ma dai.
Ecco i numeri del loro modello econometrico:
In nero il debito-PIL di un programma di austerità fatto in condizioni non eccezionali e recessive come quelle odierne. In blu lo stesso rapporto con lo stesso programma fatto in condizioni come quelle odierne.
Lo sappiamo, non ci credete, sono astrusi modelli di astrusi economisti.
Come siete cocciuti.
OK. Vediamo se vi convincete con i duri dati della realtà quotidiana. Dei cittadini greci. Pubblicati ieri sera dal Financial Times.
Il debito greco su PIL, che nei programmi della troika doveva avere un massimo l’anno prossimo al 167% del PIL, toccherà invece il 189% e nel 2014 ora è stimato al 192%.
E guardateli questi grafici (a sx debito-PIL, al centro deficit su PIL, a dx crescita PIL): in arancione i sogni di chi non sa fare politica economica, in blu la realtà dei fatti. Il debito su PIL sale a causa dell’austerità: sarebbe sceso se avessimo promosso politiche fiscali espansive (comandate dalla Troika, se volete, così da assicurare la qualità della maggiore spesa pubblica).
Un fallimento totale. Totale. Totale. Di questa gestione dell’euro e dunque dell’Europa senza solidarietà e senza la minima comprensione né dell’economia né di come economia e politica si mischiano rafforzandosi nelle dinamiche virtuose o viziose.
Dietro quei numeri ci sono persone e c’è la minaccia incombente della fine dell’euro e cioè del progetto europeo. Ma c’è anche lo sciogliersi al sole delle speranze dei mercati finanziari.
Perché alla crescita economica guarda anche il creditore; egli ha interesse a conoscere la capacità del debitore di produrre reddito e conseguentemente pagare il conto. In altre parole è interessato alla qualità della spesa e a quanto reddito è in grado di produrre in prospettiva per far fronte al suo debito (i.e. quanto cresce il Paese!)
E se per crescere serve una buona spesa pubblica, allora ben venga la buona spesa pubblica! Una richiesta al Parlamento: che la Spending review serva a ridurre la spesa improduttiva per finanziare quella produttiva!
Vero dirà qualcuno, ma come scegliere la buona spesa?
Servono scelte, serve dibattito, serve la politica economica!
Patte Lourde e Gustavo Piga
01/11/2012 @ 19:31
siamo convinti che l’austerità imposta dall’Unione europea, a noi come ad altri paesi, su pressione di una Germania che svolge un ruolo da paese egemone, con un’egemonia non solidale ma egoista, abbia immesso l’economia in spirale recessiva senza fine
siamo dentro una spirale recessiva, dobbiamo assolutamente uscirne al più presto invertendo la nostra politica economica
Gustavo Piga?
No silvio berlusconi (!)
http://www.ilgiornale.it/news/interni/berlusconi-non-faremo-campagna-contro-monti-852058.html
L’unico ^politico^ che si è studiato il ^problema^
e/o comunque per coraggio e/o disperazione dice (quasi) la
cosa giusta….
paradossale ?
01/11/2012 @ 19:37
Bravo. Lei tocca un tema importante. Che mi sta solleticando e che mi prude. Perché? Perché quello che lei dice è vero?
Perché, credo, è tutta finzione, tutti sanno qual è la soluzione. Solo che nessuno lo può dire, bloccati come sono in un dilemma in cui se ci si muove da soli si è puniti al tavolo dei 17/27. Se uno si tira fuori, ha vita facile a dire la cosa ovvia, cioè quella giusta. Come me. Come l’Innominabile.
Perché quello che dice lei è falso? Perché io quelle cose le farei, e le farei bene, o almeno ci proverei. Lui ha fallito. Platealmente. Perché una cosa è dirle. Una altra cosa è tenerci veramente, alla gente che c’è dietro le persone che da queste politiche trarrebbero sollievo.
02/11/2012 @ 08:17
Su questo concordo. La posizione di Berlusconi è puramente strumentale. Ha avuto le ultime legislature per cercare di impedire quanto sta accadendo in Italia ed in Europa…nonchè lo scranno del potere al momento del famosissimo “changeover”…cosa ha fatto Berlusconi? IL NULLA. E ora, per puro tornaconto elettorale, fa finta di interessarsi alle sorti di un paese di cui è stato uno dei carnefici…no grazie…
01/11/2012 @ 20:48
“siamo convinti che l’austerità imposta dall’Unione europea, a noi come ad altri paesi, su pressione di una Germania che svolge un ruolo da paese egemone, con un’egemonia non solidale ma egoista, abbia immesso l’economia in spirale recessiva senza fine
siamo dentro una spirale recessiva, dobbiamo assolutamente uscirne al più presto invertendo la nostra politica economica” (Silvio Berlusconi)
“Perché, credo, è tutta finzione, tutti sanno qual è la soluzione. Solo che nessuno lo può dire, bloccati come sono in un dilemma in cui se ci si muove da soli si è puniti al tavolo dei 17/27. Se uno si tira fuori, ha vita facile a dire la cosa ovvia, cioè quella giusta. Come me. Come l’Innominabile.” (Gustavo Piga)
…a onor del vero Silvio Berlusconi è stato “democraticamente” detronizzato proprio per aver esternato (mai nascosto) le sue posizioni sull’€truffa e in particolare sulla Germania della Merkel… o no? suvvia, un minimo di obiettività!
01/11/2012 @ 21:29
Non ricordo. Né ricordo un Tremonti governativo con frasi del genere. Forse ogni tanto qualche frase qua e là, ma mai sistematicamente.
01/11/2012 @ 22:21
http://video.corriere.it/berlusconi-l-euro-non-ha-convinto-nessuno/6cd3f6d2-018f-11e1-994a-3eab7f8785af
http://video.corriere.it/berlusconi-italia-impoverita-euro/dd27094e-070f-11e1-b2db-bf661a45e1f2
http://video.corriere.it/berlusconi-uscire-euro-non-bestemmia/7ad2eda6-bafd-11e1-9945-4e6ccb7afcb5
…il Tremonti (governativo) è sempre stato il braccio destro della Merkel in Italia (ah, il prestigio internazionale!), non a caso c’è stata la rottura con Berlusconi… ora sembra abbia cambiato idea, ma non è credibile. saluti.
01/11/2012 @ 23:15
le date confermano il mio punto. Saluti angelica.
02/11/2012 @ 09:05
“Perché alla crescita economica guarda anche il creditore; egli ha interesse a conoscere la capacità del debitore di produrre reddito e conseguentemente pagare il conto.”
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Professore, Lei dice veramente bene. Il vero autentico avvitamento della recessione sta in questa micidiale sequenza
1) I creditori vorrebbero, giustamente dal loro punto di vista, rassicurazioni sul rientro del devito o comunque sulla sua sostenibilità
2) I debitori tutto fanno fuorchè riqualificare la spesa pubblica, un suo pallino se ho capito bene, ma mantengono imperterriti carrozzoni improbabili per paura di scontrarsi con sindacati ed opinione pubblica
3) A questo punto i creditori spingono per tagli quali che essi siano
4) I tagli hanno l’effetto di peggiorare la situazione e di fare innervosire ulteriormente il creditore
5) L’aumento della disoccupazione crea ulteriore deficit ed aggravamento della situazione
6) E così via
Non sarebbe magari il caso che fosse proprio la Troika a fare la spending review con i limiti di non ridurre il totale di spesa e di non elevare le tasse?
03/11/2012 @ 23:35
Non sarebbe magari il caso che fosse proprio la Troika a fare la spending review
***ma a quel punto tanto vale farsi governare direttamente da berlino no? tanti (troppi) in italia -specialmente al nord pensano
o addirittura invocano o sognano il padrone ^tedesco^ ….
ora penso -con piga- che la crisi e la decadenza italiana
degli ultimi anni sia dovuta in parte anche a sciatteria e poca
voglia di fare bene dell’establishment italiano…
(non necessariamente il governo …)
e almeno in alcuni settori pero’ questo è connesso a privatizzazione sciagurate (Telecom seat autostrade…) si puo’ essere thacheristi die hard ma le privatizzazioni in italia sono state -quasi sempre-altramente controproducenti (ne parla pure il moderatissimo dececco) tanto che perfino l’arretrata spagna è diventata una potenza nel settore strategico telco rispetto all’italia…
pero’ non considerare i differenziali di inflazione e il fatto
che alcune settori produttivi non sono stati protetti …
voi credete che fare ^gestire^ l’italia da tecnocrati tedeschi
migliorebbe qualcosa ^? beata ingenuita…
comunque con questa bce ,l’italia non potra’ (e forse non poteva)
fare politica industriale…oltre ad essere spiazzati dai differenziali di inflazione e dal conseguinte livello di competitivita’ (che si allarga con l’euro) questo’ nel medio
termine è distruttivo…
02/11/2012 @ 13:14
si in effetti ci sono dei video su youtube di tremonti che critica
l’euro come moneta cattiva dei mercati di parecchi anni fa
^Lui ha fallito. Platealmente. ^
non ho sufficiente esperienza e dati e non ho davvero seguito
la politica economica italiana degli ultimi anni per giudicare l’operato berlusconi/tremonti
pero’ l’impressione è piu’ che fallito non ci abbiano neppure provato…
Tremonti ora da un lato fa appelli per riconquistare la sovranita’
economica monetaria(non si capisce mai bene che cosa) dall’altro da presidente di aspen ha un atteggiamento
fastidiosamente distaccato e comunque non conflittuale con il liberismo bce/ue
Tremonti è un persona molto ambigua
comunqnue la politica italiana è qualcosa di vergognoso
perchè è vero che se alcuni sanno…(alcuni ) molti altri
non solo non sanno ma vivono di falsita’ luoghi comuni
con il cinismo che chi pagara’ il prezzo saranno i cittiadini
comuni i giovani i piu’ deboli come al solito…
che sia berlusconi a sollevare il tema per tattica e
e secondo me per disperazione
sapendo di avere tutti contro e di essere stato detronizzato
da’ la misura del livello di meschinita’ della politica italiana
comunque grillo è diventato ^pighiano^
ha recentemente linkato questo :
http://www.cnms.it/sites/default/files/Kit_debito_pubblico_basso.pdf
abbastanza compatibile con l’ ^idea pighiana^
anche se sono temi di cui non parla…
(nota :a me grillo/casaleggio e il m5s non convince per nulla
lo cito per rilanciare l’informazione)
02/11/2012 @ 14:03
Le politiche di austerita´ fanno danni anche se solo annunciate. La Grecia non aveva nulla di negativo rispetto a qualche altro paese europeo, tipo l´Italia. Ma se si comincia a guardarla male perche´ non sta nei canoni dell´austerita´ allora la self-fulfilling prophecy interviene. Di converso, credo che un credibile commitment alla maggiore spesa pubblica, anche senza spesa effettiva o minore a quella annunciata, avrebbe un qualche positivo effetto. Anche questo manca nella politica economica che stiamo vedendo.