THIS SITE HAS BEEN ARCHIVED, AND IS NO LONGER UPDATED. CLICK HERE TO RETURN TO THE CURRENT SITE
Post Format

Ecco cosa pensano i mercati, ecco il nostro debito-Market thoughts on euro’s fate

Volete sapere “cosa pensano i mercati finanziari”? Leggete

This is what financial markets think of the euro.

Report Citigroup – Rapporto Citigroup

Italy will slide slowly into the abyss, with further contraction in 2013 (-1.2) and again in 2014 (-1.5), and near zero growth from then on.

L’Italia scivolerà nell’abisso, con una ulteriore contrazione nel 2013 del -1,2% e ancora nel 2014 con -1,5% e vicino a zero da lì in poi.

So there you have it, the “flawed EMU structures” have doomed Europe to a generation of depression. The euro itself has become a force of economic destruction.

Eccola dunque per voi, le “strutture bislacche dell’Unione monetaria”  hanno condannato una generazione alla depressione. L’euro stesso è divenuto una forza di distruzione economica.

Europe’s debt is more intractable because the contradictory effects of austerity overkill are spilling over onto private balance sheets. Brussels obsesses over public debt only. That is crass. It has badly misjudged – if it ever understood – the toxic displacement effect.

Il debito europeoè più intrattabile a causa degli effetti contradditori della sadica austerità si stanno espandendo ai saldi finanziari privati. Bruxelles è ossessionata solo dal debito pubblico. Ciò è grossolano. Bruxelles ha mal giudicato, se ha mai compreso, l’effetto tossico del contagio.

Il mio collega Ugo Arrigo ha aggiornato il grafico del rapporto debito-PIL italiano degli ultimi 150 anni. Il bello è che qualcuno:

a) ancora pensa che questo è la giustificazione per ulteriore austerità;

b) ancora pensa che questo Governo ha generato stabilità nei conti pubblici.

10 comments

    • sicuramente in parte è dovuto al ^famoso^divorzio fra tesoro
      e banca d’italia : per nino galloni (lo dice nei suoi libri e ne parla
      in alcuni interventi su youtube) ci fu un comportamente scorretto
      da parte di BdI che mantenne i tassi troppi alti implicitamente favorendo l’investore istituzionale (banche grande industria ecc)
      che acquistava bot…

      un altro motivo è la necessita’ di mantere il cambio della lira
      allineato al marco tedesco (sme) e quindi sostenere la lira incentivando l’acquisto di debito pubblico da parte di investitori
      esteri (insomma mantenere tassi alti per attitare capitali esteri)

      In sostanza l’aumento del debito esplode per via dei tassi troppi alti..

      Reply
  1. Ma queste cose lei e altri le dite da tempo, noi che vi seguiamo verifichiamo che “ce pijate” e poi?…lei e altri sensibilizzate, informate uno sparuto gruppetto di persone che vengono da voi proprio perche’ gia’ la pensano in un certo modo.
    Ma dal punto di vista politico che volete fare?

    Lei ha messo su un elegante cenacolo che fornisce analisi e propone soluzioni ma sul come metterle in atto (e sul chi le mettera’ in atto) non dice nulla.

    Lei vuole proporre le sue soluzioni ai leader aspettando che quelli si rendano conto della loro bonta’? Ma lei sa ormai molto bene che i leader dell’ “Europa” (fra virgolette) hanno delle finalita’ opposte a quelle del popolo italiano e europeo (quello vero) quindi come fa a sperare in uno sviluppo simile?

    L’unica strada che permettera’ alle sue denunce, ai suoi “avvisi” di avere qualche effetto e’ solamente quella di rendersi conto che il peso politico lo si acquista diffondendo CONSAPEVOLEZZA E VOGLIA DI PARTECIPARE in quelle masse che oggi vivono in condizioni di assoluta passivita’ e ignoranza.

    Occorre un lavoro di diffusione per le strade e per le associazioni senza il quale lei e i suoi sodali di simposio platonico vi divertirete tanto alle cene di gruppo ma sarete condannati all’insignificanza politica..
    A me spiace rompere le palle cosi’, mi rendo conto di essere l’unico che dice certe cose ma purtroppo e’ la verita’ e piu’ si va avanti piu’ si rafforzeranno delle tendenze molto meno “razionali” delle sue (e di tutti gli intellettuali italiani che di fronte al vero attivismo politico si intimidiscono un po’ troppo).

    Reply
    • Sono totalmente d’accordo con Marco.
      Dobbiamo trovare forme e metodi adatti per prendere quello che qui ci raccontiamo (grazie all’ottimo lavoro del prof) e diffonderlo tra le persone, per riuscire a fare massa critica, per andare oltre il circolo privato di un blog.

      Reply
      • In un post successivo il prof mette nella categoria “verde” gli irrilevanti, assieme ak coraggiosi.
        Ecco il professore non si e ancora deciso ad andare incontro agli”irrilevanti” eppure la massa critica la si fa proprio con gli irrilevanti coraggiosi senza guida.
        Davvero prof, è ora che lei esca dal clubbino sciccoso.

        Reply
  2. c) The countdown has begun.
    After 10 years of bloodsucking, the EU and the € are dying.
    GAME OVER (fortunately)

    c) Il conto alla rvescia è iniziato.
    Dopo 10 anni di vampiraggio, l’UE e l’€ stanno morendo.
    IL GIOCO È TERMINATO (per fortuna)

    Reply
  3. Riccardo Colangelo

    01/12/2012 @ 18:16

    da “IlMessaggero.it”:

    “Per il premier inoltre «le politiche economiche del governo» non sono la causa «dei fenomeni negativi che vogliamo rimuovere» come la recessione e la disoccupazione. «Io sono molto sensibile al problema disoccupazione – ha aggiunto – ma non ritengo che il governo potesse fare diversamente da quello che ha fatto».”

    non è colpa sua. Ci ha salvato, perchè lui ha lo standing internazionale che ha alzato la considerazione dell’Italia all’estero.

    Per fortuna!!

    Francamente preferivo una considerazione più bassa, un personaggio con uno standing bassissimo, ma una minore decrescita.

    Ma io vengo dalla montagna, e forse sbaglio. Stiamo benissimo!!

    Reply
  4. Riccardo Colangelo

    01/12/2012 @ 18:18

    …. continuo a dire:

    NUMERI, NUMERI, NUMERI

    a forza di darli e commentarli forse anche i tecnici li capiranno.

    (forse)

    Reply
  5. Caro Piga,
    quando mi sono lureato io, nel 1978 il mondo aveva la metà della popolazione attuale, l’Italia era stata ricostruita ed, ahimé, usciti dal gold standard e nazionalizzata l’industria elettrica, iniziava la favola del deficit spending. Ora, contrariamente ai Bocconiani ed a Krugman, la spesa monetaria stimola l’offerta, supply side in tempo reale, ma con ricaduta in Asia, nessuno vede la meraviglia e l’efficienza di un simile mercato, che non guarda la forma degli occhi, a mandorla, ovali o rotondi? Sull’euro avevo scritto nel 1998, quanto ora si appena inizia a sussurare……..
    http://www.pines.it/Fallout1998.pdf

    Reply

Lascia un Commento

Required fields are marked *.

*