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La manovra che salverà l’Italia, in attesa di domani

Ieri a Empoli al circolo SEL a presentare il Programma dei Viaggiatori. Molto bello confrontarsi. Molto bello.

*

Il punto fondamentale, il nostro apporto concreto per il rinascimento del Paese, emerso durante il dibattito: la manovra dei Viaggiatori di pari aumenti di tasse e riduzioni di spese (in realtà tagli di sprechi, che spese non sono: sono solo trasferimenti, addizionali e non necessari, dai contribuenti alle imprese vincitrici dell’appalto che ricevono più del dovuto a causa di incompetenza o corruzione e che sappiamo bene come eliminare) per un 5,25% di PIL che finanzia riduzioni di altre tasse e maggiori spese (queste ultime vere spese, domanda di beni e servizi via appalti che generano produzione ed occupazione, anche queste che sappiamo fare) per un 5,25% di PIL.

La leggete sotto. Ora il punto chiave che rimane da svelare: cosa succede al PIL ed al debito pubblico in rapporto PIL quando nel mezzo di una recessione fate una manovra di questo tipo, di espansione non finanziata da maggiore debito?

La sorpresa incredibile ve la svelerò domani. Veramente incredibile.

7 comments

  1. Un piccolo esempio-apologo.

    Nel 1902 (mi pare) lo Stato di comprava la splendida Villa Borghese con la celebre collezione.

    Innanzitutto la collezione è rimasta integra solo perché esistevano delle leggi che le rendevano Fidecommisso ossia impedivano agli aristocratici italiani (noti in tutta Europa per la loro stupidità) di svendere e smembrare dei patrimoni che qualsiasi persona di buon senso sa che non possono essere considerati “privati” tout court. E questa è una prima definizione del concetto di “bene pubblico” che in questo caso coincide con “bene comune”.

    Ma la cosa interessante sono state le modalità di acquisto. I Borghese, che erano in crisi economica volevano vendere ai privati e avevano fatto venire un certo esperto tedesco per una prima stima dei pezzi; il governo italiano (anche lui in grossi problemi finanziari) era diviso in due, da una parte quelli che erano favorevoli alla vendita, dall’altra quelli che si impuntavano a far rimanere la collezione in Italia a qualsiasi costo.

    A quel punto arriva un Rothschild che annuncia: compro ai Borghese Amor Sacro e Amor Profano di Tiziano per 4 milioni (a occhio una 15 di milioni di euro di oggi) e tutto il resto lo cedo allo Stato gratis.
    Per fortuna non andò così e nonostante le proteste di alcuni che sostenevano che “non conveniva investire in tempi di crisi”, l’Italia pagò alla famiglia 3.600.000 lire TUTTA la collezione più altri 3 milioni per la villa.

    Ora se uno considera quanto può valere oggi quel quadro di Tiziano, se pensa che la Vergine dei Palafrenieri di Caravaggio (sempre al museo) la valutavano se non ricordo male 10.000 lire anche soltanto dal punto di vista economico si rende conto dell’affare che è stato fatto grazie all’ostinazione di chi non si è scoraggiato nei tempi difficili.

    Il fatto poi che il gift shop del Metropolitan a New York faccia da solo più di quelli di tutti i musei italiani messi assieme (qualcosa del genere) questo magari è un punto da migliorare, ma senza la Galleria Borghese non avremmo nemmeno avuto la possibilità di immaginare un diverso marketing museale per la collezione.
    Sarebbe stata una Roma molto, troppo più povera se avessimo avuto paura di spendere per la comunità in tempi difficili.

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  2. L’IVA è la causa dell’evasione. Solo un’IVA bassissima (in Fra era 5.5% ed ora circa 7% su tutta l’edilizia, in UK simile) spacca gli incentivi all’evasione. Ma apparentemente nessuno lo capisce e il nero impera e vota Berlu. Più aumentate l’IVA più vi suicidate.

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  3. Lorenzo Donati

    11/02/2013 @ 15:17

    Apprezzo moltissimo professore la concretezza di queste proposte e sono molto curioso di leggere…la sorpresa….

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  4. Proviamo con gli strumenti forniti da ECON101. Per semplicità, supponiamo che l’economia sia chiusa. Le componenti del reddito sono consumi, investimenti e spesa pubblica. I consumi sono legati al reddito disponibile (il reddito al netto delle tasse) tramite la propensione al consumo c.
    Scriviamo il nostro modellino:
    Y = C + I + G
    Y = c (Y – T) +I+G
    (1-c) Y = I +G+cT
    Y = 1/(1+c) (I+G+cT)
    Le variazioni di Y sono quindi date dalle variazioni delle sue componenti. Supposto il livello degli investimenti costante,
    dY = 1/(1-c) (dG – cdT)
    Nota :la d è il “delta” che esprime la variazione di una variabile
    Per ipotesi dG = dT e quindi
    dY = (1/(1-c)) (1-c) dG
    Ma l’espressione (1/(1-c)) (1-c) vale 1 e allora
    dY = dG
    Concludendo: il PIL aumenta di dG , il debito pubblico NON è aumentato (l’aumento di G è stato finanziato con una riduzione delle imposte) e il rapporto debito pubblico /PIL è DIMINUITO (il numeratore è rimasto invariato e il denominatore è aumentato)..
    Tra le altre cose, quello che chiede l’Europa è una riduzione del rapporto debito pubblico /PIL , non una riduzione del valore assoluto del debito pubblico.

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  5. Nicola Ferraro

    12/02/2013 @ 18:44

    Caro Professor Piga,
    innanzitutto, come coordinatore del Circolo SEL Empoli, ringrazio lei ed i viaggiatori per la disponibilità. E’ stato davvero bello ritrovarsi dopo un anno, per tutti.
    Vorrei ringraziare qui pubblicamente anche il Prof. Claudio Gnesutta, che da esponente di Sbilanciamoci! ha contribuito alla discussione, e a tutti i candidati presenti, in particolare a Michele Fortezza, che nonostante la sua giovane età si è dimostrato un interlocutore all’altezza.
    E’ bello anche notare che molte di quelle proposte sono anche nel programma di SEL, (Rolando mi dice: “ad eccezione dell’aumento dell’IVA”…ma magari se ci dimostra quali potrebbero essere gli effetti positivi, possiamo anche cambiare idea).
    Al di là delle singole voci, è comunque il senso comune delle scelte che mi fa davvero piacere.
    Grazie, grazie tante.
    Un saluto.
    Nicola.
    p.s. nei 40 miliardi di riduzione sprechi da acquisti e gestioni, avete conteggiato (spero) i 15 dei caccia F35?

    Reply
    • Nicola ce piacere sentirvi e sì, grazie a Claudio, Michele ed i candidati sel. In bocca al lupo a loro come a tutti i candidati pieni di passione civile che ci sono anche negli altri partiti, ne avremo bisogno nel prossimo Parlamento. Ma con voi siamo stati così bene! Grazie veramente. Sull’IVA è partita all’interno dei Viaggiatori una lunga discussione. Sugli F35, ottimo punto, no, non abbiamo adottato una posizione perché …. grave errore, non abbiamo ancora fatto la scheda difesa e dunque è mancato un confronto serrato su un tema che sono certo ci vedrebbe divisi al nostro interno inizialmente (i Viaggiatori alla fine trovano sempre il punto in comune che soddisfa tutti, uniti come siamo da valori in cui crediamo fortemente).
      Le farò sapere. Nel frattempo: Grazie!

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