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Albus Silente e non Voldemort: dove sbagliano Alesina e Giavazzi

Rizzo ed Alesina e Giavazzi sostengono che quando lo spread si abbassa le riforme rallentano; ovvero che queste ripartono quando lo spread sale. Io credo invece che lo spread salga perché le riforme non partono, restano ai box. Basta guardare … Continue reading

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Altro che biscotto Croazia-Spagna: il Cucciolone euro-dollaro

Quando l’Italia agli Europei non sconfisse la Croazia mise il proprio destino in mani altrui. Pessima idea. Alla fine è andata bene perché Spagna e Croazia se la sono giocata, ma non è mai una buona idea farlo. Eppure è quello … Continue reading

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Quel conflitto d’interessi della BCE quando gli si affida la vigilanza bancaria

E così dal Premio Nobel Paul Krugman apprendo dell’apertura da parte dell’Ombudsman (mediatore) dell’Unione europea, Nikiforus Diamandouros, di una inchiesta sul potenziale conflitto d’interessi di Mario Draghi in quanto membro del Gruppo dei 30. Un gruppo di, appunto, 30 persone creatosi nel 1978, che si autodefinisce … Continue reading

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In cerca di un Roosevelt europeo

Nel suo discorso inaugurale il 4 marzo del 1933 (notissimo per la frase “l’unica cosa di cui avere paura è la paura stessa”), il Presidente statunitense Franklin Delano Roosevelt (FDR) si espresse così al riguardo dei banchieri di Wall Street: … Continue reading

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Il calabrone euro di Draghi a cui non insegnano come volare

Deve essere dura la battaglia in corso alla Banca Centrale Europea, tra Draghi e la Bundesbank. Tuttavia una cosa è certa: i mercati e le loro reazioni dimostrano che una buona parte degli eccessi di spread sono legati ad un … Continue reading

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Dr. Draghi’s bumblebee needs to grow with its own, small, wings

I welcomed Mario Draghi’s full commitment for a monetary policy meant to reduce spreads in the euro-area government bonds (“to the extent that the size of these sovereign premia hampers the functioning of the monetary policy transmission channel, they come … Continue reading

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In guerra per vincere la cattiva spesa: ecco come grazie ai militari

Io non mollo sulla questione di come Monti, Grilli e Bondi (MGB) stanno gestendo l’operativita’ della spending review (perdonerete gli accenti ma sto scrivendo da tastiera americana, e per di piu’ di nascosto che se mi beccano in vacanza a … Continue reading

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Se perdere l’euro porta meno fast-food

5 ricercatori, di cui due islandesi, hanno esaminato il cambiamento dal 2007 della bontà di abitudini di consumo dei cittadini islandesi dopo la terribile recessione 2009 che fece seguito alla svalutazione della valuta locale combinata alla durissima crisi bancaria. Ricordiamone brevemente … Continue reading

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L’orgoglio giapponese e la crescita nipponica che c’è (stata) malgrado la crisi

I giapponesi hanno il loro orgoglio, come ben sappiamo. Capisco che a forza di sentire argomenti come quelli sollevati da Alesina e Giavazzi sulla disastrosa performance nell’ultimo ventennio dei nipponici, si irritino un po’. Così pare dal rileggere la lezione … Continue reading

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Di uccellini, mucche e margherite fumanti. Quando fa bene dire la verità alla Germania

Bene. Qualcosa si muove. Ottima la decisione di Moody’s sulla Germania, abbassare l’outlook a negativo, una sveglia di cui si sentiva il bisogno, che ricorda a tutti noi il senso di una Unione. Una boccata d’aria fresca: la Germania senza … Continue reading