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Di uccellini, mucche e margherite fumanti. Quando fa bene dire la verità alla Germania

Bene. Qualcosa si muove. Ottima la decisione di Moody’s sulla Germania, abbassare l’outlook a negativo, una sveglia di cui si sentiva il bisogno, che ricorda a tutti noi il senso di una Unione. Una boccata d’aria fresca: la Germania senza l’Europa non può essere come la Germania con l’Europa. Giusto. Giusto soprattutto che lo sappiano i tedeschi.

E poi bravissimo il Ministro dell’Unione Europea spagnolo, Inigo Méndez de Vigo, a tirare fuori quel comunicato subito smentito da Francia e Italia, con un accenno, nella lettera, all’appoggio anche di Irlanda e Danimarca, per mettere subito in moto gli accordi di giugno sullo scudo europeo senza attendere oltre.

Cominciano le prove di alleanza? Non lo so. Ma come dicevo ieri, non aiuta i tedeschi non sentirsi dire chiaramente in faccia l’illegittimità del loro potere, che è solo condiviso e non assoluto. Gli amici sono amici quando danno anche le cattive notizie, quando gli dicono “no, non siamo d’accordo”. Per troppo tempo abbiamo seguito la Germania nel suo percorso senza farle capire che c’era anche chi non era d’accordo. Scusate se rimetto sotto il video magnifico dei grandissimi Terence Hill ed Henry Fonda ne Il mio nome è nessuno, quando ci vuole ci vuole. E poi anche io credo alle favole.

Sento stamattina su radio 24 di Giannino parlare un civilissimo parlamentare tedesco e mi rendo conto di cosa non va. Non è il contenuto del suo argomentare che non va, è la ovvia distanza siderale da qualsiasi considerazione che sia comprensibile ai nostri orecchi. E’ come se, mi dico, non  avesse mai sentita elaborata una posizione “italiana”, o “greca” o “spagnola”, da lustri.

Mi sembra chiaro ora. Percepisco. Che al tavolo del Consiglio europeo non si portano a sufficienza le posizioni diverse di ogni singolo Paese. E se a quel tavolo così importante non si discute delle proprie differenze, si legittima un potere che non ha ragione di essere.

E’ nello spirito dell’Europa parlare. I tedeschi lo fanno. E bene. La mia impressione è che noi facciamo troppo il coro ai tedeschi, con questo non aiutando l’evolversi della crisi verso una buona soluzione. Presentiamo la nostra posizione con più forza, i margini di negoziazione saranno ben più ampi di quelli odierni. Avanti dunque, così.

 

10 comments

  1. Premetto che non m’intendo di economia e di politica, seguo le mie sensazioni, la leggo quasi ogni giorno capendo forse la meta’ di quello che dice. L’entrata trionfale nell’euro non mi è mai piaciuta e sono sempre più convinta che non abbiamo adottato l’euro ma il marco tedesco e stiamo diventando tutti sudditi della “Crande Cermania”, ma quando ci sveglieremo?

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      • non è un suo fallimento ma una mia carenza, comunque cerco di fare del mio meglio, saluti

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        • Carissima Nadia,
          e tu saresti una che non si intende?
          Le tue sensazioni sono perfette e anche la tua capacità di sintesi.

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  2. Andrea Marchesi

    25/07/2012 @ 10:44

    Salve prof,

    una domanda tecnica: che metodo usa per non dormire? Escono due tre post al giorno, e nemmeno leggerini.

    Mi perdoni,
    buon lavoro!

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    • Andrea: primo, siccome le voglio bene e voglio che faccia una vita felice e rilassata, non glielo dico. Secondo, ammetta che viviamo tempi eccezionali: se non ora quando? Comunque grazie , ora parto e almeno per 1 giorno la lascio in pace… Un caro saluto

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  3. Professore, mi voglia male e riveli il segreto a me. Fra ciò che sarebbe necessario leggere e quello che riesco a leggere c’è uno “spread” clamoroso, probabilmente nel mondo degli informandi subirei un downgrading severo, con outlook negativo, e un metodo che incrementasse la mia produttività mi salverebbe dal default :(

    Mi spiega perché valuta positivamente il comunicato di Méndez de Vigo, se poi è stato subito smentito da Francia e Italia? Non è piuttosto il segnale della debolezza del fronte anti-spread?
    http://www.wallstreetitalia.com/article/1414619/caos-ue-politica-in-cortocircuito-francia-e-italia-smentiscono-spagna.aspx

    Le auguro una buona giornata di riposo, ammesso che la sua partenza sia per tale ragione e non per lavoro.

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    • Perché credo che l’abbiano fatto apposta. E anche se così non fosse, la Spagna non si mette a scrivere queste cose senza un minimo di dialogo, quindi stanno dialogando. E’ buono, è buono. Grazie Mauro.

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      • Siamo da non so quanti anni nella stessa unione e cominciano già a dialogare!
        Timidissimo approccio a una ancor lontanissima possibile (?) alleanza difensiva CONTRO un altro paese della stessa unione (non la Cina).
        Dovremmo essere felici?

        La decisione di Moody era già stata prevista (non sui giornali che nomina lei) e il seguito non sarà affatto piacevole.

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  4. Stefano Rocchi

    25/07/2012 @ 12:09

    Caro Gustavo,
    farà anche bene dire alla Germania che non tutto è rose e fiori però una cosa va detta tutta che la Germania sta guadagnando da questa situazione di crisi. Piazza i suoi bund agli “investitori”, in uscita dall’Italia e dalla Spagna, a zero interessi o addirittura in negativo riutilizzandoli per investimenti interni o internazionali. Credo che ogni giorno in più di tensione sui mercati sia “oro” per la Germania.
    Forse sarebbe il caso che qualcuno dicesse chiaramente alla Cancelliera di smetterla di speculare sull’Europa e sull’euro.
    L’Europa è una cosa seria e non va svenduta “per qualche dollaro in più” tanto per mantenermi sul genere.

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