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Pompei, dove non si ferma il declino italiano

Della trasmissione di Piazza Pulita di questa settimana terrò a mente due atteggiamenti del Ministro Barca: il primo il suo convinto sbracciarsi per dire che la manovra di stabilità ha effetti nulli (su questo vedi prossimo post), il secondo – facendo seguito al solito (utilissimo e meritorio) servizio a telecamere nascoste sulla disgustosa Pompei che non c’è (vedi video), in mano, prima ancora che alla Camorra, al disservizio ed al disinteresse pubblico – di ottima analisi socio-economica: “tremendo … questo patrimonio usato in questo modo… ci vuole concorrenza”.

?

Ministro lei appartiene a questo Governo. Non è un analista delle cose come me. E su Pompei ha anche una responsabilità diretta. Lei era presente quel giorno in cui fu lanciato il piano Pompei in pompa magna.  Lei, come io, siamo ancora in attesa dell’aggiudicazione degli appalti non trasparenti al pubblico banditi da questo Governo. Ma il problema non è questo, è ben peggiore. E’ il tenore (distaccato) del suo intervento.

Ma cosa aspetta a spostare i suoi uffici a Pompei fino a quando quel tetto che crolla sotto la pioggia fracicando i turisti non sia stato rimesso a posto, anche a costo di pagare un 10% in più sul prezzo di mercato perché l’impresa che farà i lavori è un po’ inefficiente? Quanto costerà?

Cosa aspetta a dire al suo collega Ornaghi che è assolutamente impossibile che le mappe di Pompei della sovrintendenza non siano SEMPRE disponibili per i turisti?

Cosa aspetta a far lavorare 100  giovani per un misero ma dignitoso stipendio per sorvegliare le aree a rischio di furto e per far cessare i flash all’interno delle case?

Cosa aspetta a presidiare Pompei come questa merita?

Non ci sono i soldi? Davvero Ministro?

Fino a quando non mostrerete che governare è possibile, che elementari misure di attenzione e buona gestione sono possibili, fino a quando non mostrerete che non siete professori ma governanti, saremo sempre nelle mani di coloro che credono che il modo in cui si ferma il declino è con meno Stato.

Facendoci diventare con ciò ostaggi proprio di quello che queste persone pensano di evitare: il nostro Declino.

6 comments

  1. “Fino a quando non mostrerete che governare è possibile, che elementari misure di attenzione e buona gestione sono possibili, fino a quando non mostrerete che non siete professori ma governanti”

    Fino a quando non ci saranno altri professori che si decidono a parlare chiaramente e con passione al popolo e non solo ai governanti o ai colleghi al governo. Come scrive Evans Pritchard in uno dei suoi ultimi post a proposito di chi vuole riprendere in mano il proprio destino: it comes down to “cojones”.

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  2. Complimeti vivissimi Prof. Piga, sempre lucido nelle sue analisi
    che purtoppo “sti tecnici” non capiscono o fanno finta di non capire (situazione alquanto pericolosa); ma secondo me vengono da Saturno, e finalmente con il provvedimento “Spegni Luci” per riveder le stelle , che il ministro Barca ha decantato con enfasi, potremmo vedere il lor pianeta ( così gli facciamo un biglietto di solo andata per rispedirglerli!!! )

    Francesco

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  3. Caro Professore,
    l’indignazione è necessaria .
    Direi, se possibile, di inviare una lettera al Ministro competente sottoscritta da tutti quelli che la seguono .
    In merito agli appalti vorrei anche sollecitare un suo intervento per parlare dei tempi dei lavori pubblici e non in Italia .
    Girando il mondo ci si rende conto che oggi le grandi infrastrutture vengono realizzate in tempi che sono un decimo – come minimo – di quelli italiani .
    Ho avuto modo di vedere la faccia sbalordita dell’ AD di Terna a Hong Kong quando ha sentito i tempi di realizzazione degli elettrodotti in Cina .
    A Roma sono anni che si combatte con la Metro C, con il nuovo Centro Congressi e ,parlando dell’atteso stadio della Roma, tutti esultano perchè forse sarà pronto nel 2016….
    Questo è uno svantaggio competitivo enorme .
    Guardi per esempio il Broad Group cinese cosa sta facendo . Perchè da noi i grandi costruttori non riescono a mettere in campo attrezzature e uomini per raggiungere gli stessi risultati ?
    Grazie e cordialità.

    http://www.dailymail.co.uk/news/article-2083883/Ark-Hotel-construction-Chinese-built-30-storey-hotel-scratch-15-days.html

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  4. Gentile Professore,
    gradirei molto se Lei proseguisse senza tregua il progetto d’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro occupandoli in tutti quei progetti, servizi e iniziative utili alla manutenzione, recupero e scoperta di tutte le infinite risorse ambientali, artistiche e culturali del patrimonio Italia.

    Ritengo che l’Italia non abbia bisogno di copiare da altre nazione ma di coinvolgerle nel suggerire e partecipare con idee nuove che non appartengano al sistema dell’omologazione del capitalismo selvaggio.

    La nazione Italia è un laboratorio immenso in cui ogni realtà è una scoperta che rompe la logica della “catena di montaggio” ed esalta la creatività del giovane e la sua voglia di esprimerla: valere, volere, volare.

    I giovani non hanno bisogno di carità ma sentirsi parte attiva e propositiva di una comunità. Con una sola e concreta iniziativa si ottengono infiniti risultati proprio perché il giovane per sua natura è l’espressione del futuro:

    1) si presidia il territorio da un sistema fatto di governanti padroni e connivenze
    2) si valorizzano le risorse umane più vitali e meno strutturate della nazione
    3) si allontanano le paure di crescere come scarti e schiavi di una società disumana
    4) si creano le condizioni per la ricerca continua di opportunità di lavoro sempre nuove
    5) si alleggerisce la famiglia dal peso della disoccupazione e della discordia
    6) si valorizzano le ricchezze della nazione Italia, sia quelle visibili che quelle infinite nascoste
    7) si da un messaggio esplosivo al mondo chiamandolo a collaborare e partecipare
    8) si autofinanzia riprendendosi subito il primato nell’economia turistica, e alla grande
    9) si rinforzano le fondamenta di una nazione su basi nuove e durature
    10) ecc………………………………….

    Solo se si raggiungessero subito questi obiettivi potremmo continuare con l’euro e ringraziare chi ha voluto che si realizzasse la “comunità europea” per averci dato l’opportunità di ricostruirci da soli.
    Diversamente, se dobbiamo essere consegnati all’euro e diventare succubi di un sistema che invece vuol renderci schiavi comprandoci con quattro soldi, gentile professore, all’età di 65 anni mi è rimasto poco per decidere, se attende la morte o andare incontro alla morte.

    La carità è l’istituzione della schiavitù.

    Grazie, Giuseppe

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  5. genesio volpato

    15/10/2012 @ 07:11

    Caro Prof, a me ha colpito molto la faccia annoiata del sig. Barca………..davanti ai colpi diretti di GIannino per non parlare dei ganci di Fassina. Questo Ministro sbugiardato da tutti era stanco di sentire prediche e lamentele……….poveri noi !

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