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La BCE lavora troppo?

Di questi tempi mi occupo un po’ troppo della BCE per i miei gusti. Nel senso che penso vi siano cose più rilevanti per il futuro del mio Paese e dell’Europa. Ma tant’è, le notizie continuano ad arrivare e ve ne devo parlare.

Anche perché se le notizie sulla BCE continuano ad arrivare significa che questa istituzione sta diventando sempre più centrale nella vita quotidiana del nostro Continente. E ovviamente questa non è una buona notizia, che l’Unione cominci a delegare sempre più funzioni, oltre a quelle stabilite dal Trattato sulla politica monetaria, ad un organo tecnocratico. E’ un sintomo di disfunzionalità ma anche di sempre minore democraticità del processo decisionale in Europa.

Non che la colpa sia solo della BCE: come giustamente mi fa notare un lettore sul blog di ieri, è colpa anche dei Governi e dei Parlamenti (anche quelli europei) che non prendono in mano il pallino della politica economica.

Ieri dunque era la politica fiscale. Cosa è successo oggi?

L’agenzia di stampa Bloomberg riporta una importante notizia. L’Ufficio legale della BCE, alle prese con una causa intentatagli da 200 piccoli investitori italiani a causa del trattamento differenziale riservato alla BCE (che non ha subito perdite al contrario dei 200) sul ripudio dei titoli di stato da parte del Governo greco, alza le mani in aria e si dichiara incapace di rispondere al giudice e chiede tempo, 4 mesi.

Perché? La BCE risponde di essere sottoposta in questo periodo a “un severo test come risultato del drammatico peggioramento della crisi del debito sovrano e delle tensioni sui mercati internazionali, con implicazioni dirette per le funzioni ordinarie della BCE“. Insomma, il personale è impegnato altrove, non sa più dove dare i resti direbbe qualcuno.

Dove è impegnato?

La nota di Bloomberg pare chiara al riguardo: la BCE è impegnata, per ammissione dello stesso capo della funzione legale della BCE, nel sostenere e consigliare con proprie risorse umane il Presidente UE Van Rompuy nel processo di rafforzamento dell’Unione. E poi ci sono tutti gli avvocati dedicati a immaginare come sarà la futura supervisione bancaria (nelle mani della stessa BCE, un conflitto d’interessi straordinario di cui abbiamo più volte parlato) e quelli dedicati al piano anti-spread.

Nell’articolo di Bloomberg viene intervistato un Professore in Germania, Charlotte Gaitanides: “se non ce la fanno ora, che succederà quando la BCE verrà incaricata dell’Unione bancaria”?

Già.

Che succederà?

Forse la domanda da porsi però è un’altra: “che succederà all’Europa quando avrà man mano incaricato la BCE di gestire tutte le decisioni chiave che riguardano l’Unione?”.

3 comments

  1. Alessandro Giovannini

    29/09/2012 @ 16:28

    “se non ce la fanno ora, che succederà quando la BCE verrà incaricata dell’Unione bancaria”?”
    Mi sembra una domanda solamente polemica: è chiaro che in caso di nuove mansioni per la BCE, la struttura si adatterà di conseguenza (come spero si adatteranno quelle nazionali, ovviamente in segno contrario). Senza tenere conto del solo effetto “crisi” di cui già danno conto nella risposta, la BCE deve anche offrire il supporto all’ESRB (ECB should provide analytical, statistical, administrative and logistical support) recentemente creato e in tutte quelle aree dove le competences della EC si sono rivelate ahimè insufficienti. Certamente gli interessi di tali cittadini vanno tutelati, ma forse per il bene dell’Europa intera è bene soffermarsi maggiormente su aspetti cruciali come quelli del systemic risk, dell’esistenza stessa dell’Euro, …

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    • su prima frase, può darsi che hai ragione: sospetto tuttavia che un’altra autorità esclusivamente dedicata al compito (auspicabile per altri motivi) soffrendo meno il multi-tasking avrebbe fatto meglio dal punto di vista organizzativo. ma concordo, sono minuzie rispetto ai problemi veri.

      Reply
  2. francesco russo

    30/09/2012 @ 17:15

    Ho molte perplessità sul fatto che la BCE possa essere la panacea del nostro sistema economico. Per costruire un Ufficio Studi della Banca di Italia (fiore all’ occhiello della Istituzione) ci sono voluti decenni, idem per la Vigilanza (meno fiore all’ occhiello perchè ha dovuto mediare con il marciume che ci circonda). Come può operare su tutta Europa la BCE che nasce da dieci anni e che ha pochi funzionari e dirigenti (spesso molto giovani, compreso un mio parente) con la stessa efficacia delle Banche Nazionali ??
    Ripeto, ho molta perplessità e chi lascia la via vecchia per la nuova sà quel che lascia ma non sa ciò che trova !!

    Franco Russo

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