“L’Italia ha un ruolo importante da giocare in questa discussione. Deve giocarlo. Dobbiamo dire chiaramente che tipo di Europa vogliamo e partecipare a pieno titolo alla definizione del progetto. Quale è la posizione dell’Italia sulla proposta di supervisione bancaria comune? … Questo vertice non produrrà una soluzione immediata alla crisi del debito, ma, se avrà successo, delineerà le tappe per una unione non solo monetaria, ma anche bancaria, fiscale e politica. È su questo terreno che dobbiamo confrontarci. Tutti: governo e forze politiche.”
Lucrezia Reichlin, Corriere della Sera di oggi
Eccoci qui, Lucrezia, non siamo governo, non siamo forze politiche. Siamo quei cittadini a cui da tempo viene negato in Europa di esprimere la loro. Per negligenza dei nostri rappresentanti, i parlamentari europei? Anche, ma non solo. Anche perché a guardarli, a conoscerli, i nostri parlamentari europei, molti di loro non sono solo brave persone, sono proprio bravi.
E’ che proprio non toccano palla. Non gliela fanno toccare.
Nulla hanno potuto dire a Jean Claude Trichet né a Mario Draghi che obbligasse questi ultimi a diffondere a tutti, mercati compresi, i dettagli sulla transazione irregolare in derivati tra Goldman Sachs e il governo Greco di allora, quella transazione che così tanto li spaventa da obbligarli a porre il veto alla sua pubblicazione di fronte alle richieste pressanti in tribunale dell’Agenzia di Stampa Bloomberg. Certo, come dici giustamente Lucrezia, che sei stata alla BCE (e forse andrebbe detto nell’articolo), ”mettere pressione sulla Banca centrale europea affinché compri titoli di Stato è pericoloso perché misconosce la indipendenza di questa istituzione“, ma sono d’accordo che anche tu condivideresti questa mia affermazione che “mettere pressione sulla Banca centrale europea affinché riveli le informazioni in suo possesso che riguardano transazioni irregolari tra banche e governi a distanza di 10 anni è essenziale perché riconosce la accountability (responsabilizzazione) di questa istituzione” di fronte a fatti di enorme gravità. Giusto?
Ma tant’è, i nostri parlamentari non hanno il potere o la forza di chiedere alla BCE quello che gli chiede con insistenza un’agenzia di stampa.
E allora, torno a bomba cara Lucrezia al mio argomento iniziale: siccome siamo cittadini non rappresentati di questa Europa che adoriamo e che si sfascia non per i deficit pubblici ma per i suoi deficit di democrazia, eccoci qui a dirti la nostra posizione sull’Autorità bancaria europea. Pare sia urgente visto l’articolo di ieri sulla Stampa di Marco Zatterin che annuncia come il Presidente del Consiglio UE van Rompuy abbia detto che “possiamo procedere svelti anche sull’attribuzione del controllo della BCE nel quadro di questa unione bancaria”. Svelti? Svelti?
Ecco Lucrezia la mia opinione su questa ennesima follia. La BCE non dovrebbe mai essere la nuova Autorità Bancaria Europea. Né la European Banking Authority se è per questo dovrebbe esserlo. Ambedue sono saldamente nelle mani delle banche centrali nazionali, a loro volta nelle mani del sistema bancario privato che dovrebbero regolare. Come pensare che possano fermare lo scempio finanziario che hanno lasciato avvenire in questo ultimo decennio?
Abbiamo già avuto modo di apprezzare come lo scandalo bancario spagnolo sia avvenuto senza che le nuove autorità bancarie europee create nel 2010 (ed in mano anch’esse nel loro Consiglio alla BCE ed alla banche centrali senza presenza di parlamentari europei a controllare) abbiano fatto nulla per fermarlo: da quando chi fallisce viene promosso? E che dire dei silenzi della BCE sulle transazioni di Goldman Sachs? Come pensare che sia possibile che la BCE tratti con la mano di ferro queste banche quando non osa esporre alla gogna neppure i loro macroscopici errori a distanza di 10 anni?
Se creiamo un’Autorità bancaria centrale dentro la BCE commettiamo l’ennesimo errore strategico volto a distruggere l’Unione dei popoli europei.
L’Autorità bancaria europea, necessaria per tenere conto della crescente dimnensione del sistema finanziario e delle sue articolazioni internazionali, dovrebbe essere una Autorità indipendente i cui membri, tutti nominati dal Parlamento europeo, sono di fronte ad esso responsabili, rimuovibili, e non rinnovabili.
Serracchiani, Dominici e tutti gli altri bravissimi parlamentari europei: alzate la voce potentemente per la nostra Europa prima che sia troppo tardi!
26/06/2012 @ 17:06
Sarebbe possibile avere il titolo di qualche libro che parli di questa transazione in derivati fra Goldman Sachs e governo greco? O magari ci si potrebbe fare un bel post spiegando i fatti (o quello che si presume sia successo visto che i documenti non vengono resi pubblici) e le conseguenze. Se ne parla in molti siti ma sarebbe interessante qualcosa che venga da fonti più autorevoli.
MZ
26/06/2012 @ 18:30
Grazie. Se legge il post e poi il libro è il massimo che riuscirà a trovare… Cari saluti
http://www.gustavopiga.it/2012/il-muro-di-gomma-dei-derivati-europei/
26/06/2012 @ 20:16
Professore, complimenti e continui così, la sua attività di martellatore è indispensabile e utilissima per tutti noi che ci siamo assopiti e subiamo la Conventional Wisdom .
Il nostro Paese e l’ Europa hanno veramente bisogno che i cittadini tirino fuori gli attributi.
Ad majora.
26/06/2012 @ 22:39
Gentilissimo Professore, ho apprezzato moltissimo questo suo intervento!
In particolare non avrebbe potuto trovare parole migliori di queste:
“siamo cittadini non rappresentati di questa Europa che adoriamo e che si sfascia non per i deficit pubblici ma per i suoi deficit di democrazia”
BCE e EBA “sono saldamente nelle mani delle banche centrali nazionali, a loro volta nelle mani del sistema bancario privato che dovrebbero regolare”.
Ma sa che non sapevo neppure chi fossero Serracchiani, Dominici e tutti gli altri nostri parlamentari europei? Sono andata a vederli tutti sul sito ufficiale: ne conosco diversi, ma non saprei dire una cosa che hanno fatto in Europa. Ma che fanno? Aspettano che gli passino la palla? Stanno in panchina?
Mi accontenterei di sentirne UNO dire la metà di quello che dice Farage. Ma le pare possibile che sia un inglese di destra l’unico a pronunciare parole in difesa dell’Italia, del Club Med e della democrazia? Ma le pare possibile che quell’esilarante “pazzoide” sia la persona più lucida e sincera lì dentro?
(preciso che non condivido la sua ideologia, ma ADORO i suoi interventi a Strasburgo e in particolare il suo modo di esprimere la sua stima a Van Rupoy&c.)
27/06/2012 @ 08:31
You’re right Silvia. It is because this English Man is from a “Far…Age”, the one in which members of Parliament used to be the not only part of “opposition”, but expression of the democratic Assembly actually checking and balancing the irresponsible action of the Executive.
Something that in Europe has been upright forgotten and that, instead, would be inconceivable in any democratic State or Federation, (first of all in the USA)…
Europe is no democracy, just irresponsible institutions (seemingly supported by the decision-making of a so called majority formed within national…executives, and the whole of them responding to bank-system not to the People (they keep ignoring and liying to)
27/06/2012 @ 20:48
Luca carissimo,
hai perfettamente ragione, ma ci ho impiegato 10 minuti a tradurre… so che non è colpa tua se sono tanto imbranata con l’inglese; la prossima volta che mi rispondi in inglese, mi metteresti anche la traduzione per favore?
Thanks!