L’altro ieri ho incontrato una dirigente del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) che da decenni lavora lì. E mi ha dato un’ottima spiegazione del perché il Ministero è un luogo dove si pensa solo al controllo dei conti e mai alla crescita, del perché qualsiasi Cowboy che vi entra diventa un Alieno capace solo a pensare alla stabilità che fa male alla crescita e dunque alla fine anche alla stabilità. Insomma Monti non è un cowboy, ma certo che in meno di 1 mese è diventato ancora più arcigno.
Perché? Beh, mi dice questa dirigente, “c’erano una volta due Ministeri, Tesoro e Bilancio. Il Tesoro pensava a far quadrare i conti ma il Bilancio programmava la spesa, specie per infrastrutture e con focus su crescita. E contavano uguale o quasi. C’era il CIPE con ben altro ruolo rispetto ad oggi. Ma, con la fusione tra i due Ministeri, il Bilancio ha perso la battaglia contro il Tesoro”. E così, aggiungo io, la politica economica è diventata politica delle privatizzazioni (fatte male perché fatte prima delle liberalizzazioni) e dei finti pareggi di bilancio, con tanto di trucchettini contabili, scenari tendenziali basati su ipotesi di crescita fasulle e scenari programmatici che non tengono conto degli effetti di ritorno della politica economica (per esempio: Monti ora che stringerà sulle tasse, pensate che terrà conto dell’impatto disastroso sul PIL quando pubblicherà i conti per 2012 e 2013? state tranquilli, mai abbastanza). Ed è sparita la politica economica per la crescita.
I Cowboys devono assaltare la torre di Via XX Settembre (sede del MEF) e cacciare gli alieni. E’ ovvio. Anche Monti ne beneficerà.
04/12/2011 @ 14:46
Ogni tanto, bisogna ammettere che Tayolr, Weber, Fayol, ecc avevano ragione, la divisione del lavoro non è un nice to have. E forse, in questi casi – parziali, piccoli, marginali – gli economisti dovrebbero ascoltare gli aziendalisti. L’economia comanda, non c’è dubbio, ma rischia di essere messa sotto scacco da dettagli apparentemente marginali. Che facciamo?
04/12/2011 @ 19:06
Si mettono al lavoro le menti migliori. Tanta gente là fuori ha idee importanti. Queste idee non raggiungono i nostri leader. Dobbiamo trovare un pertugio.