Decreto “Bondi” per la spending review approvato, con modificazioni dall’Aula del Senato della Repubblica in prima lettura: il provvedimento passerà ora all’esame della Camera dei deputati.
Mi sento un po’ tornare al passato quando ero Presidente Consip nel leggere i cambiamenti apportati dalla Camera: ora Consip accentra tutte le gare per le amministrazioni centrali e non più solo alcune; ora le Regioni che non hanno le loro Consip regionali dovranno passare, per la spesa sanitaria delle asl, per la Consip nazionale. Ecco il testo chiave come modificato.
449. Nel rispetto del sistema delle convenzioni di cui agli articoli 26 della legge 23 dicembre 1999, n. 488, e successive modificazioni, e 58 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, [con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze sono individuati, entro il mese di gennaio di ogni anno, tenuto conto delle caratteristiche del mercato e del grado di standardizzazione dei prodotti, le tipologie di beni e servizi per le quali] tutte le amministrazioni statali centrali e periferiche, ad esclusione degli istituti e scuole di ogni ordine e grado, delle istituzioni educative e delle istituzioni universitarie, sono tenute ad approvvigionarsi utilizzando le convenzioni-quadro. Le restanti amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, possono ricorrere alle convenzioni di cui al presente comma e al comma 456 del presente articolo, ovvero ne utilizzano i parametri di prezzo-qualità come limiti massimi per la stipulazione dei contratti. Gli enti del Servizio sanitario nazionale sono in ogni caso tenuti ad approvvigionarsi utilizzando le convenzioni stipulate dalle centrali regionali di riferimento ovvero, qualora non siano operative convenzioni regionali, le convenzioni-quadro stipulate da Consip S.p.A. (nuovo il corsivo)”.
Cosa cambia? Non so se cambi molto. Chiaramente l’incapacità di controllare la bontà della spesa dal basso porta Bondi ad accentrare le gare per avere sotto mano più dati. Una sconfitta, tecnologica, quella di rinunciare ad accentrare le gare su una singola piattaforma lasciando ognuno libero di farsi le sue gare mostrando la propria professionalità. Avremmo avuto i dati a disposizione senza limitare la “buona” discrezionalità, che esiste eccome, dei migliori acquirenti pubblici sparsi negli uffici della Pubblica Amministrazione.
Una sconfitta perché non sempre centralizzare le gare è una buona idea. Gli errori che abbiamo fatto nel 2002 non si ripeteranno certo, Consip ha molto imparato da allora quando ero Presidente, ma il modello proposto da questo disegno di legge è lontano da uno di professionalizzazione, responsabilizzazione e riconoscimento del merito – stile anglosassone - degli acquirenti pubblici.
Ma il problema non è nemmeno qui. La sfida vera non è centralizzare ma verificare poi che chi è obbligato a comprare in Consip lo faccia davvero e non svicoli per farsi i suoi acquisti presso amici e compari. E la Ragioneria Generale dello Stato non ha mai controllato nulla in 10 anni. Lo farà adesso?
Il Presidente Monti che difende il Ragioniere Generale dello Stato lo farà a ragion veduta: forse quest’ultimo avrà garantito un’altra musica per gli anni a venire. Io ne dubito e penso che sarebbe stato utile dare un segnale forte di cambiamento, mettendo a capo della Ragioneria un giovane di 40 anni interno ai ranghi di una struttura che ha comunque grandissime professionalità. Il ricambio generazionale poteva partire da lì. Altro che Rai.
Comunque sia, continuo a pensare che il miglior alleato di Bondi non sia la Ragioneria ma il popolo dei consulenti esperti che potrebbero affiancare la Consip, che ha risorse limitate. Comunque sia, certo è che qualcuno deve verificare se gli ispettori della Ragioneria faranno i loro controlli o meno: lo so che è triste entrare nella logica di chi controlla i controllori ma la Ragioneria tanto si merita per tutto quello che non ha fatto in questi anni.
13/06/2012 @ 09:15
Concordo sulla urgenza di aumentare l’efficienza dei controlli, penso che in Italia sia una delle nostre maggiori emergenze: la mancanza di controlli o peggio controlli senza senso sono alla base di tante inefficienze e sprechi e premessa per un rapporto Stato-cittadino che porta allo scontro e non al confronto. La tecnologia è iper-pronta a supportare questo processo, la produzione di liste intelligenti per ottimizzare le visite ispettive è già in essere in alcuni progetti virtuosi, ma occorre formazione, cultura del dato e reale volontà di portare avanti questo tema.
26/08/2012 @ 22:38
I controlli sugli acquisti extra-Consip sono di competenza della Corte dei Conti e degli uffici per il controllo di Gestione istituiti in seno ai singoli enti.
Cosa avrebbe dovuto controllare la Ragioneria Generale dello Stato?
27/08/2012 @ 12:01
Non credo ma ricontrollo. Gli ispettorati devono controllare, la Corte fa controllo ex-post. Ma mi informo.
27/08/2012 @ 17:48
UCD della RGS e poi Corte dei Conti, ma ha ragione lei sono stato troppo tenero con la CDC.