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Georgia (and Italy) on my mind

Georgia, Georgia,  No peace, no peace I find  Just this old, sweet song * Barcellona. Conferenza europea sullo sviluppo dell’e-procurement, gli appalti pubblici sostenuti da modalità elettroniche. Ennesima occasione per noi italiani per aprire la bocca sbigottiti, arrabbiati, scoraggiati. Perché … Continue reading

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PS su Cipro e sulla insipienza europea

Non volevo scrivere altro su Cipro, ma siccome gli sviluppi paiono non finire mai annoto su questo diario: a) il piano cipriota prevede anche fondi europei. In cambio di austerità. E’ certamente la solita stupida austerità. Ma con una ciliegina: … Continue reading

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La scodella di lenticchie a Cipro che non abbiamo voluto pagare. La pagheremo, cara.

Facciamola breve. Per ottenere 6 miliardi di euro dai depositanti ciprioti, tassa altamente regressiva (perché i cittadini più ricchi non detengono che una quota molto bassa della loro ricchezza in depositi bancari e perché tipicamente i più ricchi queste cose … Continue reading

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Europe’s 2 haircuts for not sparing the change for Cyprus

Let me get this straight. Fact 1: Cyprus economy has an annual GDP of approximately 18 billion euro, 1% of Italian GDP; Fact 2: The bail-out engineered by Europe for Cyprus amounts to approximately its annual GDP; Fact 3: The 6 … Continue reading

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L’Italia vota, la Germania attacca, la Francia risponde: comincia la sfida per l’Europa

C’è un gioco, in teoria dei giochi, si chiama il gioco di Von Stackelberg, dal nome dell’economista dei primi del 900 che lo inventò. Mi piace molto, il suo gioco. Ha 2 giocatori. Ha un leader, ed un gregario. Chi è … Continue reading

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Le Fond Monetaire International

A questo punto non si può più negare che il Fondo Monetario Internazionale (FMI) stia ingaggiando tutte le sue forze a disposizione per svegliare l’Europa dal suo austero sonno. Immagino che sia il modo per la Francia, che ha nella … Continue reading

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Incompresa. La spesa pubblica tra inferno e paradiso

Spesso in questi anni mi sono chiesto perché molte persone non riescono proprio a digerire il concetto che da questa recessione si può uscire facendo più domanda pubblica di beni, servizi, infrastrutture. Lo ritengono impossibile. Come se non credessero che … Continue reading

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I 300 giorni che non hanno cambiato nulla se non Stiglitz

Sono passati all’incirca 300 giorni da quando l’economista Stiglitz fece tremare per un attimo i muri della indifferente politica romana, ad un passo da Montecitorio, politica di allora che non sapeva allora di essere ad un passo dalla sua eutanasia. … Continue reading

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Abbiamo fatto l’Europa, come si fanno gli europei?

“Al tempo dell’Unità d’Italia solo il 10% della popolazione parlava italiano. Come ammise Massimo d’Azeglio (uno dei fondatori dell’Italia unita): “abbiamo fatto l’Italia, ora dobbiamo fare gli italiani”.”’ Così comincia l’ultima (e decisamente interessante) fatica scientifica di Alberto Alesina con Bryony … Continue reading