Ora lo dice anche nella sua collana di lavori, la Banca Centrale Europea.
http://www.ecb.europa.eu/pub/pdf/scpwps/ecbwp1964.en.pdf?460911353d5004828df6a821de823788
“Una comunicazione chiara a riguardo della politica fiscale fa convergere le aspettative riducendo il disaccordo tra operatori privati.” E tramite il canale degli investimenti privati questa maggiore certezza impatta sul moltiplicatore della politica fiscale.
Moltiplicatore quasi nullo (0,5) in caso di mancanza di chiarezza sulla politica fiscale, pari addirittura a 2,7, potentissimo sull’economia, nel caso opposto di chiarezza.
Quindi se, mettiamo caso, una politica fiscale austera è comunicata con molta chiarezza, il suo impatto negativo sull’economia è molto maggiore che in assenza di chiarezza.
Ci siete vero? No?
Ma come, non ricordate? Il Fiscal Compact, che cosa fa? Fa “chiarezza”! Dice chiaramente a tutti gli imprenditori, senza se e senza ma, che la politica sarà austera per un lungo periodo (proiezioni a 4 anni) e di quanto.
E l’imprenditore che deve decidere se investire che fa? Rinuncia.
E’ tutto così semplice, ma fa piacere che complesse verifiche empiriche e modelli teorici confermino la nostra intuizione. Ma il piacere si arresta dopo due secondi, perché la disperazione ci prende e ci chiediamo come è possibile che l’idiozia abbia raggiunto questi picchi.
Perché anche se, come effettivamente è, il Fiscal Compact è un disegno conservatore liberista premeditato, esso è comunque destinato ad uccidere i suoi inventori, che sono dunque una banda di idioti patentati.
18/09/2016 @ 21:16
“Dice chiaramente a tutti gli imprenditori, senza se e senza ma, che la politica sarà austera per un lungo periodo (proiezioni a 4 anni) e di quanto. E l’imprenditore che deve decidere se investire che fa? Rinuncia.”
Lei crede che l’imprenditore medio abbia letto il Fiscal Compact?
Ok sulla azione frenante del FC, ma manca un passaggio nel ragionamento.
18/09/2016 @ 21:20
Certo, anche se questo me l’ha insegnato Lucas. Ufficio studi di Confindustria e Confartigianato fanno questo.
23/09/2016 @ 13:46
Non possono fare politiche espansive, i suoi conservatori liberisti.
Se lo facessero salverebbero l’economia ma perderebbero il potere perché, come già negli anni 60-70, la classe media e i lavoratori migliorando la loro condizione ricomincerebbero a chiedere diversi criteri di redistribuzione della ricchezza e una maggiore rappresentatività a livello di decisione politica.
Se invece vogliono mantenere il potere non possono adottare politiche espansive e quindi faranno crollare l’economia mondiale.
Nella prima soluzione perdono il potere e non lo recuperano più.
Nella seconda lo mantengono e creano una situazione di conflitto generalizzato che, dal loro punto di vista, si può ancora tentare di gestire e che anzi potrebbe essere conveniente.
Nel 2017 i nodi verranno al pettine con il vantaggio che finalmente si metteranno da parte i discorsi inutili e timidi.
24/09/2016 @ 15:50
Va beh, aspettiamo il 2017, come 3 anni fa aspettavamo il 2015. Però la sua analisi è interessante, anche se non ricordo una DC che alla fine degli anni 60 è crollata, ma una che invece si è adattata.
30/09/2016 @ 02:14
La DC veramente è stata cancellata e DC voleva dire welfare, diritti del lavoro ma soprattutto, nella sua ottica, intervento dello Stato.
Io parlo della fine dell’inizio degli anni ’80 quando è cominciato il periodo “liberista” e tempo dieci anni la DC è finita non adattata.
Su Grillo stiamo già uno a zero.
Le ricordo