Da Patte Lourde riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Dallo scorso ottobre ho avuto la necessità di “frequentare” 2 grandi ospedali e ho avuto modo di osservarli e metterli a confronto dal punto di vista organizzativo. Emergono alcune differenze che dipendono esclusivamente dal modo in cui l’attività è organizzata. Nulla dunque a che vedere con la grande professionalità e umanità del personale (medici, infermieri, assistenti) che per entrambi gli ospedali è stata elevatissima. Le due strutture sono simili da un punto di vista di posti letto e di specializzazioni, cosa che agevola il confronto.
La prima differenza che si nota è che in uno dei due ospedali i macchinari lavorano h24. Il lavoro è organizzato in modo tale che gli avanzati strumenti diagnostici a disposizione sono sempre utilizzati. La seconda importante differenza è la presenza di giovani medici che hanno modo di apprendere da chi ha più esperienza.
La terza fondamentale differenza è rappresentata dalla presenza di strutture di ricerca in uno dei due ospedali, che attira giovani professionisti ed esperti da tutto il mondo. Non solo. L’ospedale è in contatto con delle migliori strutture italiane dove gli specializzandi vengono mandati, in funzione del campo di applicazione, a specializzarsi, senza disperdere quel che di eccellenza c’è in Italia. E che consentono di formare giovani professionisti all’avanguardia.
Gli ingredienti sono dunque: buona formazione, presenza di ricerca scientifica, la fertile contaminazione reciproca tra giovani e più esperti; l’organizzazione, insomma, fa la differenza in un Sistema sanitario nazionale che aspetta soltanto nuove proposte per dimostrar alcuna volta la sua vitalità.
18/01/2013 @ 11:26
Riprendo l’aspetto della “fertile contaminazione reciproca tra giovani e piú esperti”, perché è una “cosa” sulla quale, ultimamente, mi capita sempre piú spesso di insistere, senza però trovare riscontro positivo nella maggioranza dei casi.
Secondo me si tratta, invece, della grande risorsa una volta altrimenti detta “dell’andare a bottega”.
fondamentale importanza la scelta del maestro, indubbiamente, ma laddove funziona la ricerca, funziona anche la selezione; selezione da non intendersi tra migliori e peggiori, bensí tra gli adeguati al tipo e all’altezza a cui sia giunta la ricerca in oggetto.
Sto sperimentandola “cosa” in relazione all’accompagnamento di bambini con gli ormai tristemente famosi “disturbi dell’attenzione”.