(AGI) – Roma, 19 gen. – “In un contesto di territorio dove c’e’ una presenza della criminalita’ organizzata di tipo mafioso e’ anche possibile” una sua infiltrazione all’interno del movimento dei ‘forconi’ in Sicilia, “pero’ bisogna accertarlo perche’ non si puo’ generalizzare”. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, questa mattina a margine della presentazione della relazione della commissione parlamentare sulla contraffazione agroalimentare.
Prof. Piga vorrei che Lei spendesse due parole anche sul Blocco di questi giorni in Sicilia. Della mobilitazione degli autotrasportatori e co. che chiede un abbassamento del prezzo della benzina, del costo del pedaggio autostradale, delle polizze assicurative ecc. Ormai trasformata in protesta popolare! Vedo la gente abbastanza confusa, che scenario immagina? Quali possono essere le possibili soluzioni? Grazie.
Non so cosa dirle, non sono un tuttologo e non ho abbastanza informazioni. Io posso ascoltare frammenti. E in quello che ascolto c’è anche dignità. E’ vero però, questo lo so per certo, che la recessione è una febbre, e che le febbri vanno curate.
20/01/2012 @ 16:32
Queste sono liberalizzazioni ‘da strapazzo’, come lo sono i finti liberali che le patrocinano.
Basta leggere le ‘dirette’ sulla seduta del CdM di oggi per capire come andrà a finire.
Il solletico – o men che quello – a potenti e poteri forti.
Le mazzate a quelli ritenuti cattivi dalla vulgata.
Scaramucce con le assicurazioni: le misure previste fanno il solletico alle compagnie e non sortirebbero effetti realmente positivi per i consumatori; i problemi veri restano tutti (per dirne una, in Campania, e non solo, ci sono persone onestissime e che non hanno mai causato un incidente che continuano a non potersi intestare un’auto per il semplice fatto che sarebbe per loro troppo oneroso assicurarla).
Baruffette da amici al bar coi petrolieri: ma chi di questi signori al governo toccherà mai gli interessi delle compagnie petrolifere e, comunque, cosa mai si dovrebbero inventare per far scendere il prezzo dei carburanti, considerando quanto esso è fiscalizzato.
E poi, immaginiamo pure che da queste misure derivi, tra due giorni, una riduzione del prezzo alla pompa di venti centesimi: Ahmadinejad si sveglia male, dice due cose su Hormuz ed il prezzo risale di venti centesimi in un’ora….
Il problema è il ‘nucleo fiscalizzato’ del prezzo, che è esorbitante. Il resto sono favolette.
Ma, se assicurazioni e petrolieri mal soppportano il solletico, le banche neanche quello.
Avevano detto che sarebbero intervenuti sullo (scandalo) delle polizze vite obbligatorie per i mutui: si sono rimangiati anche questo.
I conti correnti ‘standard’, a spese basse, già esistono: ma anche la nonna (categoria concettuale, non la mia!), a novant’anni, se ne lamenta, perché le operazioni comprese nel costo-base sono ridicolmente poche e le extra fanno costare il conto più di un conto business….
Sui tassisti, pare che stiano andando giù pesante su certe cose, ma è chiaro che, se i tassisti romani continuano a sostenere di fare 60 euro al giorno, è difficile pensare che le cose possano restare così come stanno adesso.
Di quello che pensano di fare a noi professionisti, parlo solo in presenza del mio avvocato….
Ma stiamo già affilando le armi, perché, delle misure annunciate, si sprecano quelle a rischio concreto di illegittimità costituzionale ed i giudici, per quanto non credo abbiano particolare simpatia, in generale, per i professionisti, non sono stupidi e sanno quindi perfettamente cosa si nasconde dietro queste crociate, sbandierate ai quattro venti, contro i lavoratori autonomi.
Di liberale, e liberalizzatore, in queste misure c’è davvero ben poco.
A me, sinceramente, sembra di avere a che fare con un’impostazione quasi da regime comunista….