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Grandiose battaglie di potere tra Cina ed Usa. E l’Europa?

Molti … considerano che la ragione per cui negli ultimi anni le preoccupazioni sulla stabilità del sistema finanziario internazionale presso il Fondo Monetario Internazionale (FMI) si siano incentrate sull’eccessiva accumulazione di riserve valutarie ha a che vedere con le opinioni di azionisti influenti del Fondo che quest’ultimo non fosse stato in grado di influenzare la politica del cambio cinese nell’ultimo decennio.”

Chi ha scritto questa frase così critica degli Stati Uniti, azionista influente e di maggioranza relativa del FMI? Forse un francese? Forse un cinese? Forse un anti-imperialista?

Think again. E’ l’IEO, Independent Evaluation Office, organo indipendente del FMI, costituito pochi anni fa per identificare i fallimenti interni all’istituzione e suggerire eventuali modifiche di politiche alla notissima struttura sovranazionale.  Il Fondo dunque critica se stesso e la cosa non deve essere stata facile, a giudicare dalle (un po’) piccate risposte della Presidente del Fondo, Christine Lagarde (foto), e le ben più piccate risposte dello stesso staff del Fondo sottoposto a critica.

Ridetta meglio poche pagine dopo: “un punto di vista diffuso tra coloro che abbiamo intervistato per questo rapporto era che i recenti tentativi del FMI di sottolineare come l’eccessiva accumulazione di riserve (di valuta) fosse un rischio per il sistema monetario internazionale riflettesse l’interesse di alcuni azionisti del FMI che volevano così assicurarsi maggiore flessibilità nel tasso di cambio di alcune rilevanti economie asiatiche”.

Ci vuole un po’ di coraggio, quindi complimenti ai colleghi dell’IEO per quello che sono riusciti a dire. A dire che gli Usa usano il FMI per ottenere politiche in altri Paesi a loro gradite e che ciò non è bene.

A dire che fino a poco tempo fa nessuno scienziato economico aveva mai menzionato l’”eccesso di riserve valutarie” di un paese come un problema economico per il mondo. A dire che le variazioni delle riserve valutarie sono nulla quanto a dimensione rispetto ai flussi finanziari privati e che forse il Fondo deve, prima di pensare a regolare le prime, capire come sono gestiti dai manager delle banche questi ultimi. A quasi quasi dire che, in fondo, dietro ai tecnici di qualsiasi istituzione sovranazionale, c’è la Signora Politica, che comanda e ordina ai tecnici di allinearsi. A sottointendere che l’utilizzo di indicatori sempliciotti ma facili da capire e comunicare (il Fondo aveva inventato in questi ultimi anni “l’indicatore di adeguatezza delle riserve valutarie”) – e proprio per questo criticati dall’IEO – non siano stati altro che un rozzo ma efficace strumento per gli Usa per tentare di manipolare le politiche economiche della Cina a suo favore.

*

Sì, un po’ come il 60% del debito-PIL europeo. Trovato il numeretto, ecco giustificata magicamente la bontà dell’obiettivo. Obiettivo ovviamente idiotico. Ma purtroppo in Europa siamo ancora in attesa di un IEO tutto nostro che sappia dire in faccia a tutte le istituzioni (BCE, Commissione Europea, Consiglio europeo) che debito su PIL al 60%, deficit su PIL al 3%, bilancio strutturale in pareggio – tutti indicatori e numeri imposti dalle politiche europee - sono numeri al lotto che per un economista non hanno il benché minimo senso economico, obiettivi e numeri che non sono degni di un Continente che voglia affermarsi a livello mondiale come potenza geopolitica. Che ci distraggono dalla nostra missione principale.

Che tristezza. Perché, come ci ha spiegato l’IEO, Cina e Stati Uniti i numeretti li pongono sì, ma l’uno all’altro, in maniera tattica per combattersi una battaglia di potere, quella sì,  grandiosa, mentre noi i numeretti ce li poniamo a noi stessi, come dei piccoli tristi masochisti che vanno avanti senza aver capito che invece solo dando peso a crescita, idee ed occupazione, solo pretendendo numeri rilevanti solo per rilevanti ambizioni, si gioca alla pari con gli altri.

6 comments

  1. Evviva Evviva! Finalmente a chiare lettere si spiega che “i numeretti” sono una sonora truffa ideologica. I dietrologi spiegano l’idiozia europea come un derivato proprio degli interessi di USA e Cina. Anche senza fare ricorso alla dietrologia, appare semplice da capire che nel mondo globalizzato gli USA stavano perdendo terreno nei confronti della Cina, ma anche dei Brics, e che hanno perso il controllo sull’America Latina. Per questa ragione gli USA hanno attuato la seguente strategia: a) nuova zona di instabilità geopolitica al confine Sud dell’UE (primavere arabe); b) annunciare al mondo che lo shale gas rende gli USA autosufficienti (e quindi meno disposti ad intervenire nell’arco di crisi, e dall’altra parte costringendo la Russia a moderare i prezzi dell’energia, cioè a indebolirsi ulteriormente); c) risollevare la propria economia con un mix di monetarismo intelligente (FED) e di politiche economiche espansive (Obama), ma scaricando sull’UE gli effetti con la conseguenza di costringere l’UE all’austerity (e quindi al deprezzamento reale dei suoi asset produttivi e di intelligenza); d) consolidare la parte utile del sistema produttivo europeo in quello USA (per l’Italia Fiat e Avio sono solo l’inizio) con la finalità di usare l’UE come vaso di espansione dell’economia USA e impedire incursioni della Russia nell’economia europea.
    Queste cose sono state analizzate e scritte già dal 2010, ma l’UE non si è accorta di nulla perché non può e non doveva accorgersene.
    E adesso?
    L’Europa rischia di diventare definitivamente la periferia dell’economia USA, con instabilità sociale interna e alle sue frontiere meridionali.
    Un mix perfetto per lanciare un’OPA sull’UE che non potrà sottrarsi ad un’adesione alla free trade zone transatlantica. Con buona pace degli Stati Uniti d’Europa e del diritto di avere dei diritti.

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  2. …IMF has not provided a compelling argument why “excessive” reserves constitute a problem for the international monetary sistem. Furthermore, the focus on excessive reserve has not provided a substantially different perspective on risks to the system….it also tends to distract from the analysis of and responses to OTHER RISKS to global financial stability that are regarded as MORE SERIOUS by many officials….
    interessante davvero

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  3. Buon Natale a tutti, soprattutto a quegli esperti di economia che mi spiegavano che mi sbagliavo sull’Argentina.
    Loro parlavano di dati, io gli facevo presente che al contrario di loro non conosco l’economia ma conosco il sudamerica e in Argentina, con i Kirchner, c’era stato solamente l’ennesimo tentativo di un élite di imporre i suoi metodi e i suoi interessi al popolo che ovviamente non ha capito una mazza.
    Un popolo, quello argentino, che viene da una storia terribile in cui le divisioni di classe nascono da un antico sistema di casta voluto dalla corona spagnola e quindi fra le varie classi e sottoclassi c’è una rivalità spietata unita a un assurdo desiderio di poter imporre sul più debole lo stesso dominio feroce che le classi dominanti locali tradizionalmente imponevano e impongono al popolo.
    Gli espertoni di economia mi assicuravano che mi sbagliavo, mi mostravano i dati statistici e io rispondevo che sarebbe inevitabilmente capitato questo:

    http://br.reuters.com/article/worldNews/idBRSPE8BK05U20121221

    http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=buenos%20aires%20supermercados&source=newssearch&cd=1&cad=rja&ved=0CDEQqQIoADAA&url=http%3A%2F%2Fwww.elmostrador.cl%2Fnoticias%2Fmundo%2F2012%2F12%2F22%2Fargentina-saqueos-se-propagan-a-buenos-aires%2F&ei=1M_VUPqxOtDIswbWoIC4DA&usg=AFQjCNFLJ_sGgvQctfmRGeUws4v3PLXMsw

    Digitate Argentina saqueos su Google se vi volete divertire.

    E questo riguarda i Viaggiatori che pensano che sia possibile limitarsi a essere degli assist men, un centro studi autogestito di classe che propone soluzioni razionali. No, la storia va emendata dal sistema della disuguaglianza e dello sfruttamento altrimenti qualsiasi progetto politico finirà per richiudersi nel loop del fallimento inevitabile.

    P.S: Sulle caste sudamericane cercate pure su Google.
    Io vi lascio un link a delle pitture di un genere didascalico affine ai nostri ex voto che si chiamava Pintura de Castas, così vi fate un’idea (prevalentemente XVII e XVIII secolo).

    http://www.columbia.edu/cu/spanish/courses/spanish3350/01ilustracion/castas_lecturas.html

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    • Aggiungo che ovviamente sono scontri che si inseriscono nella lotta fra il kirchnerismo e le forze reazionarie che cercano di scalzarlo.
      Il presidente della Pastorla Social, Jorge Lozano parla addirittura di “mano negra” dietro alle sommosse.
      E l’Arcivescovo di Santa Fè, a proposito di quello che dicevo della lotta alle disuguaglianze sociali come propedeutica per la realizzazione di qualsiasi progetto politico, afferma:

      “En este contexto de Navidad no podemos dejar de pensar en las muchas situaciones que atentan contra la paz, y que son un signo de nuestra fragilidad social, cultural y política”, aseguró el arzobispo, quien además puso enfasis sobre la realidad “que hipoteca a muchos jóvenes que no estudian ni trabajan”.

      “Debemos encontrarnos en el marco de pertenencia de una madura amistad social y como miembros de una misma comunidad, superando la pequeñez de enfrentamientos que descalifican y no construyen”, sugirió Arancedo.”

      Prego notare la “MADURA AMISTAD SOCIAL”.

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  4. Non è masochismo.
    Questi numeretti a qualcuno servono, non sono neutri, hanno effetti precisi nello stabilire rapporti di forza e distribuzione di ricchezza tra le diverse classi sociali all’interno dei vari paesi, ad imporre e realizzare una certa visione ideologica del mondo. Anche la crescita può essere intesa in molti modi e può essere perseguita secondo vari modelli con effetti sulla società assai diversi tra loro.
    Credo che il vero scontro in atto sia questo, prima ancora che con Cina e Stati Uniti.

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