THIS SITE HAS BEEN ARCHIVED, AND IS NO LONGER UPDATED. CLICK HERE TO RETURN TO THE CURRENT SITE
Post Format

Adamo ed Eva, il diritto all’infelicità e la sfida del XXI° secolo. The true 21st century challenge

Circa 15 anni fa questa persona che state per ascoltare , Alessandro Acquisti, era mio studente (in realtà era studente di Mario Baldassarri ma lavorando con lui ne seguivo le prime prodezze; si laureò con una tesi su crescita economica ed intelligenza artificiale). Ricevette e rifiutò una lautissima borsa di studio dal prestigiosissimo MIT di Boston e decise invece di fare il suo dottorato (Ph. D.) presso una ancora poco conosciuta scuola a Berkeley, la School of Information Management and Systems, andando a studiare, con Hal Varian, oggi capo economista di Google, l’economia di internet e della privacy. Cercai di dissuaderlo in tutti in modi, che non si rifiutava un’offerta così lauta del MIT per qualcosa di così incerto. Per fortuna non mi ascoltò. Oggi è probabilmente l’economista italiano under 40 più famoso degli Stati Uniti.

Ascoltate questo suo intervento video di 15 minuti sul notissimo sito TED, che colleziona “discorsi affascinanti da parte di persone rimarchevoli, gratis”. Parte dalla sua ricerca sulla privacy e come quest’ultima può essere sempre più facilmente violabile tramite le nuove tecnologie ICT. E finisce per ricordarci che più di Orwell, il XXI° secolo dovrà temere la lezione di Huxley. O meglio, dovrà prepararsi ad una incredibile battaglia per preservare l’unico diritto per cui da sempre, ma proprio da sempre, ci siamo battuti: il diritto all’infelicità.

*

Once upon a time, this Italian guy on video was my student. Then he became my colleague. Now Alessandro Acquisti is a superstar at Carnegie Mellon University, Professor of Economics and worldwide-known for his studies on privacy. He had the honor to speak 15 minutes at the TED, “riveting talks by remarkable people, free to the world”. Take a look, actually listen to him!

You will learn how modern ICT technologies increasingly threaten our right to privacy. More than that you will learn that more than George Orwell’s lesson, the XXIst century will have to fear Huxleys’ one. And that to win the battle we will have to fight for the only right we have always fought for, the right to unhappiness.


 

2 comments

  1. La nostra esistenza procede ad un ritmo sconvolgente, troppe le aspettative economiche e sociali sollecitate da un esasperante tentativo di integrazione con valori prescritti da informazioni che inducono all’emulazione e alla omologazione. Il bisogno di realizzazione è molto forte nella nostra cultura , ma se rimane un automatismo non porterà a nessuna evoluzione. Non c’è tempo per nessuna cosa ora mai, se non obbedire ad un rapidissimo progresso tecnologico avanzato, che ci ha promesso e ci promette la “felicità” come unico dogma per figure perfette, alimentando inadeguatezza e frustrazione per un obbiettivo che per lo più risulta essere inafferrabile. Come in un labirinto ci ritroviamo sempre di fronte allo stesso punto. Dove la coscienza resta indietro e non ci raggiunge più. Eppure da sempre abbiamo bisogno di soddisfazione, di realizzazione, di sentirci individui, di dare un senso reale alla vita. Fortunatamente “molti”iniziano a capire che la felicità e la serenità non sono solo la conseguenza di ciò che possediamo o meno , ma scaturiscono in noi attraverso la formazione di una saggezza interiore, fatta di osservazione e sensibilità. Che ci permette essere una presenza autentica nella nostra esistenza, con la gioia, ma anche con il dolore, e con i nostri ritmi di esseri umani che regolano il passo con la propria coscienza, prendendosi la responsabilità della propria vita. Sempre più spesso capita di ascoltare matematici parlare come mistici e mistici come matematici, come se il ciclo ora compisse il suo senso. Credo che la sfida del XXI secolo vedrà determinarsi anche uomini straordinari in cammino verso la strada della vera evoluzione. Grazie

    Reply

Lascia un Commento

Required fields are marked *.

*