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Perché il downgrade di Moody’s?

Io penso per un motivo semplice semplice. La stima del -1,2% di crescita 2012 contenuta nei conti pubblici è ormai a detta di tutti vetusta, se mai fosse stata realistica. Non vi pare normale reagire ad un raddoppio da -1,2% a -2,4% della DEcrescita rivedendo le aspettative di solvibilità di un debitore?

Io spero che il nostro Governo capisca che quello che conta per i mercati in questa fase è la crescita economica -maledetta e subito - quella che si ottiene con espansione fiscale della spesa (non degli sprechi!) pubblica in Italia e con l’abbassamento dell’imposizione fiscale in Germania che ha già infrastrutture di ottimo livello ma i cui lavoratori meritano di consumare un po’ di frigoriferi sinora solo prodotti ed esportati.

Senza la crescita subito i conti pubblici sono messi a rischio. Non è il debito che va curato, va curata la crescita, il debito scenderà di conseguenza. Date retta, sono mesi che lo diciamo, e la vostra ricetta, governanti europei, non convince i mercati e non abbatte gli spread: cosa aspettate per modificare strategia?

2 comments

  1. Buon giorno professor Piga, lessi un articolo de Il Sole 24 ore dove parlavano della triade Moody’s, S&P’s e Fitch e dei Fondi a cui appartengono, e il fatto che ci sia stato un downgrading proprio nel giorno in cui venivano messi all’asta 6 mld di BTP non è forse piccolo segno di “affare” per questi Fondi? E soprattutto, perchè dopo tante proposte l’Europa ancora non fa una regolamentazione per la trasparenza riguardo queste società che non declassarono ( uno dei tanti esempi ) Lehman Brothers, anzi, attribuirono il massimo voto a dei pacchetti contenenti derivati vari e mutui sub-prime? Ok l’ Asimmetrie nell’Informazione, ma questo non dovrebbe essere troppo?

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  2. Già Moody’s ha ragione. Ma i giornali hanno promosso Monti e il suo governo che ne sono la causa (seppur indiretta, perché si sa chi tira i fili).

    “Il premier Mario Monti ha definito «una disgrazia» il declassamento, che non tiene conto di come l’Italia sia diventato un Paese «virtuoso, punito anzichè premiato».”

    Comincio a odiare l’aggettivo “virtuoso” almeno quanto quello “populista”.
    Non avendo nessuna motivazione/spiegazione logica e razionale per perseguire determinate politiche, i nostri “governanti” si limitano a bollare a priori come “virtuoso” tutto ciò che distrugge i PIIGS (a favore di altri, of course) e come “populista” qualsiasi richiesta avanzata da gente sana di mente con un minimo di buon senso e senso democratico.

    “L’Italia deve proseguire «nei prossimi mesi con la stessa determinazione» dimostrata finora nella gestione dei conti pubblici e per fronteggiare le debolezze dell’economia italiana, ha sottolineato Rehn (ma chi è, chi lo vuole, chi lo conosce?, ndr).”
    http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-07-13/bruxelles-bacchetta-moodys-inappropriata-125904.shtml?uuid=Ab43YI7F

    Già, a qualcuno fa comodo che continuiamo così. A qualcuno fa comodo avere in semi-regalo Ansaldo, per dirne soltanto una di questi giorni, la svendita dei gioielli di famiglia, il crollo del valore degli immobili o il fallimento di tante aziende italiane. A qualcuno fa comodo indicare il debito pubblico come unica causa di tutti i mali ovvero a qualcuno fa comodo colpevolizzare lo stato per impossessarsi dei suoi beni a prezzi stracciati. A qualcuno fa comodo che l’Italia diventi terzo mondo per farne una colonia.

    E, se quel qualcuno è così ottuso da non capire che strozzare il suo principale mercato è come strozzare la gallina dalle uova d’oro, le mie preoccupazioni sul futuro raddoppiano perché quel qualcuno, adesso che non sa più dove piazzare la sua virtuosa produzione, si arrabbierà. Indovinate con chi?

    Se poi aggiungiamo l’irresponsabilità di politici e giornalisti che stanno fomentando il razzismo con il rischio di resuscitare pericolosissimi “ismi” che sembravano sepolti, la mia preoccupazione si eleva al cubo.

    Al contrario, le mie affermazioni non sono affatto razziste, in quanto non sono basate su preconcetti e non sono volte a dimostrare la superiorità di nessuna razza.
    I miei giudizi si basano esclusivamente sui FATTI del PRESENTE (non del 1933-45) e sono rivolti ai soli responsabili di certe azioni, non ai loro nonni.

    La Germania (non i poveri cittadini tedeschi lobotomizzati dai massmedia che, come tutti gli altri cittadini europei, credono a certi stupidi luoghi comuni) o, per essere più precisa, le élite del centro stanno perseguendo una politica imperialista a danno delle periferie.

    Tale politica massimamente elitaria e imperialistica è infamemente mascherata dietro il sogno di una grande Europa fraternamente (ahahahahahahahahahahahahah) unita.
    Il principale strumento di tali élite è l’euro.

    L’Unione europea è una nobile idea che non ha nulla a che fare con il progetto che tali élite stanno realizzando.
    Chiedere a tali élite di cambiare politica è come chiedere a un leone di diventare vegetariano.

    Chiunque in qualsiasi modo nasconda questa verità è complice. Ciascuno faccia un esame di coscienza.

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