Pensavo che se agli americani ci sono voluti 150 anni per fare della loro unione monetaria un progetto di unità culturale dove tassazione spesa e debito erano fortemente decise al centro mentre all’Europa ce ne vorranno solo 10 (con la stessa moneta), beh, ciò è equivalente a dire che noi siamo il Fast-food del mondo e loro lo Slow-Food del Pianeta.
Non che a me dispiaccia Mc Donald, ma se dall’alto del cielo mi avessero detto, “scegli l’uno o l’altro”, prima di cadere sul Pianeta Terra, mi sarei detto che, anche ma non solo per la mia salute, avrei prediletto la terra dove alle cose che si cucinano si dedica la giusta cura. Dove si costruisce con cura quello che dovrà nutrire me e soprattutto i miei figli.
Ecco, la “giusta cura”. Rileggetevi le parole di Franco Battiato e chiedetevi se l’Europa non merita la giusta cura da parte dei suoi leader.
PS: noto il misterioso riferimento al Tennessee nel testo della canzone. Sarà casuale, ma per questo post ci sta perfettamente.
21/06/2012 @ 12:21
Il parallelismo tra UE e USA è argomento colto e affascinante.
Ma per coerenza dovrebbe includere la domanda, geopoliticamente molto connessa, del perchè il Nasdaq (se si chiama ancora così) non progredisca di molto; in fondo si tratta di proiezioni (innervate) di francesi e spagnoli, e con condizioni molto favorevoli (specie per il Canada, dove però vediamo francesi e inglesi, canadesi, un pochino diffidenti…).
Il Mex poi ha una classe dirigente molto integrata con gli USA e parlano inglese con più diffusione di noi, senza parlare dei cittadini USA che parlano castillano.
GLi stessi USA si autospiegano con la teoria multiculturalism solo in fase recente, avendo avuto, in fase fondativa, un solido e attuale “fondo” di anglo-conformation (tangibile nelle loro istituzioni politiche e giudiziarie e non è poco).
Così posta, la questione muta di prospettiva: possono i sensibili e welfare-democratici canadesi e i social-zapatisti-libertari-revolucionarios istituzionalistas (ossimorici) mexicanos convivere con WS-G&S-tea Party? Forse, se e quando “vincerà” OWS, grande movimento di base per la democrazia recuperata…(Possono convivere Hemingway e McCarthy e loro successori di sponda?)
Insomma, mi pare che negli scenari “veramente continentali” dove entrano in gioco sovranità statali post Yalta (as a rule of thumb), le cose cambino e l’Ue appaia molto di più come un’astrazione culturale a cui si voluto dare “ipostatizzazione” ideologica: ma a parte l’dealismo di origine (ex II WW) quali sono i valori condivisi se non proprio quelli che l’euro sta portando a negare radicalmente). E in fondo anche l’Italia è ancora oggi un’area atipica, dove il sud è stato depotenziato a mercato di sbocco in deficit strutturale e colonizzato proprio attraverso moneta e depredazione delle riserve moentarie e auree (che nel 1861 erano quelle più consistenti del mucchio degli Stati riunificati). Eppure ancora oggi abbiamo la Lega Nord (che sputa dove mangia) e il sospetto che la questione meridionale si risolverebbe dandogli una diversa moneta (e cambio flessibile).
Una speranza per l’Europa forse può venire dal riconoscimento che l’euro risolve meno problemi di quanti ne ponga e la crescita della casa comune non ne ha proprio bisogno.
Tanto vale ANCHE pensare a come far rivivere l’UE senza l’euro, con una exit strategy di cooperazione ritrovata, che serva da impulso ad uno spirito di veroi europesimo