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La stampa ed i giovani

“Solo slogan nei 4 cortei della Capitale”, così oggi a pagina 18 del Corriere della Sera. Che potrebbe volere dire due cose:

a) che noia, solo slogan e nessun contenuto da questi giovani che manifestano;

b) è andata bene, non sono stati violenti questi giovani che manifestano.

Ieri Beppe Severgnini e oggi Antonio Polito parlano del punto b): la loro enfasi è sulla mancata o sui pericoli della violenza nei cortei.

Non trovo da nessuna parte sul Corriere quali sono i problemi, chi sono questi ragazzi. Non leggo della questione istruzione e del povero sottosegretario Rossi Doria lasciato solo da un Governo che non si è preoccupato di colmare il nostro deficit europeo di spesa nell’istruzione documentata dall’Ocse. Altro che deficit pubblico.

Non ho mai trovato da nessuna parte sul Corriere – ed è passato 1 anno! – una discussione che è una sulla proposta al Presidente Monti contenuta nel nostro (ignorato) appello per una occupazione temporanea e non ripetibile dei giovani nei gangli della Pubblica Amministrazione per non perdere fiducia e competenze durante questa stupida austerità che genera recessione e disillusione.

L’ha ripresa Vendola, mi dice un lettore su Twitter. Non mi sorprende che Vendola la pensi come il consigliere economico di Obama, Christina Romer: in questo Continente europeo chi ha una posizione anti recessiva come quella che negli Usa ha il Partito Democratico passa per “vetero comunista”.

Bene, ne sono felice. Ma in questo post parlo di INFORMAZIONE non di politica economica. Chi sono questi giovani?

Allora mi rifugio sul Fatto Quotidiano e sul video che la dice lunga su chi sono questi giovani e cosa meritano. Altro che lezioni sulla violenza.

 


 

Grazie M.
 

One comment

  1. Rolando Bagnoli

    28/11/2012 @ 11:13

    Grande professore concordo al 100%, infilano la testa sotto la sabbia per non guardare la realtà questo è il vero problema. Far giocare un ruolo attivo alla spesa pubblica ( stornando risorse dal rimborso del debito ) poteva adare un pò di fiducia ai giovani, realizzare interventi utilissimi, contrastare la frana del P.I.L di questo ormai si tratta. Parlo della realtà che conosco meglio quella degli enti local, sono ormai costretti ad aumentare il prelievo tributario per destinare risorse al rimborso del debito. Ci sono comuni con un livello di indebitamento risibile che, in pratica, non sono in grado di attivare nuovi investimenti.

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