si ma come è stato costruito questo indice? quale è la metodologia applicata? così dal nulla, io potrei benissimo fare un indice che dimostra esattamente l’opposto…
non è diversa. Ci sono tre indici: licenziamenti individuali per i lavoratori stabili, licenziamento per i lavoratori temporanei e licenziamenti collettivi. Noi abbiamo norme stringenti sui licenziamenti collettivi e per i lavoratori temporanei (ma è chiaro che se queste sono le premesse…). Credo che per lavoratori temporanei si riferisca solo ai lavoratori a t.d. non ad altre forme precarie, altrimenti sarebbe praticamente zero.
Alessandro, nel grafico che hai linkato, la parte inferiore (colore azzurro) della colonna (protection for permanent workers against individual dismissal), dovrebbe essere quella che è servita a La Stampa per creare il grafico pubblicato nel post, che si riferisce infatti alla protezione dei lavoratori permanenti contro licenziamenti individuali. Interessante anche questo link, grazie!
20/03/2012 @ 11:45
Senza parole, in tutti i sensi.
Pingback: Tutele, classifiche, articoli 18 « Mauro Poggi
21/03/2012 @ 12:13
Grazie professore per questa segnalazione. Le segnalo a mia volta questo articolo: http://keynesblog.com/2012/03/21/lobiettivo-della-riforma-del-mercato-del-lavoro-e-contenere-i-salari-se-e-cosi-e-un-rimedio-peggiore-del-male/
21/03/2012 @ 14:06
si ma come è stato costruito questo indice? quale è la metodologia applicata? così dal nulla, io potrei benissimo fare un indice che dimostra esattamente l’opposto…
21/03/2012 @ 14:08
perchè vedendo questo indice (sempre OECD), l’immagine è ben diversa!
http://www.oecd.org/document/11/0,3746,en_2649_37457_42695243_1_1_1_37457,00.html
21/03/2012 @ 17:25
non è diversa. Ci sono tre indici: licenziamenti individuali per i lavoratori stabili, licenziamento per i lavoratori temporanei e licenziamenti collettivi. Noi abbiamo norme stringenti sui licenziamenti collettivi e per i lavoratori temporanei (ma è chiaro che se queste sono le premesse…). Credo che per lavoratori temporanei si riferisca solo ai lavoratori a t.d. non ad altre forme precarie, altrimenti sarebbe praticamente zero.
21/03/2012 @ 20:02
Alessandro, nel grafico che hai linkato, la parte inferiore (colore azzurro) della colonna (protection for permanent workers against individual dismissal), dovrebbe essere quella che è servita a La Stampa per creare il grafico pubblicato nel post, che si riferisce infatti alla protezione dei lavoratori permanenti contro licenziamenti individuali. Interessante anche questo link, grazie!
22/03/2012 @ 07:29
qui un’analisi considerando anche gli altri tre elementi offerti dall’indice, alla luce delle recenti parole di Napolitano:
http://www.imille.org/2012/03/art-18-protezione-del-lavoro-italia-paesi-ocse-confronto/
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