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Benvenuti in trincea

Benevenuti in trincea.

Ecco 3 grafici sull’area euro che spero vi facciano riflettere sulla bontà della stupida austerità.

Grafico 1: il peso della disoccupazione di lungo periodo in area euro e Usa

Notate l’enorme e anomala crescita recente negli Stati Uniti del peso della disoccupazione di lungo periodo, anche dovuta all’estensione dei sussidi alla disoccupazione oltre i 6 mesi.

Malgrado ciò, l’area euro fa sempre peggio storicamente degli Usa. E, dopo la crisi 2007 che ha inizialmente aumentato il peso della disoccupazione di breve termine, il protrarsi di questa crisi ha riportato il peso della disoccupazione di lungo periodo (la più aleniante) ai consueti livelli.

Con un distinguo tuttavia. Che la disoccupazione negli ultimi 30 anni NON E’ MAI STATA COSI’ ALTA IN OCCIDENTE COME LO E’ OGGI NELL’AREA DELL’EURO.

Guardate qui.

Grafico 2: il peso della disoccupazione nell’era dell’euro nell’area euro (istogramma, freccia rossa all’11,3%)

Mai così male da quando abbiamo l’euro. Ma aspettate, non è finita.

Grafico 3: il peso della disoccupazione negli ultimi 30 anni nelle 2 unioni monetarie

Incredibile. Mai dal 1980, né negli Usa né in quella che è divenuta l’area dell’euro, la disoccupazione aveva mai toccato i livelli odierni (riga viola) dell’11,3%.

Tutti questi dati sono su di un rapporto recente della BCE. Peccato che la BCE non menzioni MAI come la scarsa domanda aggregata sia il responsabile numero 1 di questo incredibile stato delle cose. E rinvia a deflazionistiche flessibilità salariali sul mercato del lavoro che in Grecia hanno già mietuto disastri, appunto, occupazionali. Una ipocrisia senza fine.

E un rischio infinito nel giocare così testardamente col fuoco.

4 comments

  1. mi domando: una volta distrutto il sistema produttivo (impianti, know how, voglia di imprenditorialità…) (perdendo occupazione si perde saperfare e vogliadifare, oltre a perdita di domanda) come pensano i nostri supereconomisti che si possa rimettere il debito? Qualcuno me lo spieghi please!

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      • Per ritrovarsi poi al punto di partenza e, cosa ancora peggiore, senza un sistema produttivo che ci possa risollevare?!?!? Vendere i cosidetti “gioielli di famiglia” è quanto di peggio si possa fare…andremmo a perdere ricchezza senza migliorare di un millimetro la nostra posizione…

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